APERTI I MODULI PER LA RICHIESTA DI INDENNIZZO DEI DANNI SUBITI DALLE COLTIVAZIONI E DAGLI ALLEVAMENTI

L’ente pagatore Avepa, dal 1° luglio, ha aperto i moduli informatici per la richiesta degli indennizzi dei danni causati dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria alle produzioni agricole nei territori a gestione programmata della caccia e dalla fauna selvatica nei territori preclusi all’esercizio venatorio per l’annualità 2025-2026.

Sono ammissibili a titolo di indennizzo i danni arrecati dalla fauna selvatica nonché dall’attività venatoria alle produzioni agro-silvo-pastorali, ivi comprese le produzioni dell’allevamento zootecnico.

La normativa di riferimento è la Dgr 750 del 21 giugno 2022 – Allegato C, “criteri per l’ammissibilità e la quantificazione dei danni causati dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria alle produzioni agricole nel territorio a gestione programmata della caccia e nei territori preclusi all’esercizio venatorio di cui alla legge regionale 23 aprile 2013”.

Tipologia dei danni ammissibili a contribuzione

Tipologia dei danni ammissibili a contribuzione

  • Sono individuate le seguenti tipologie di danni ammissibili a contribuzione:

a) Colture erbacee

  • danni a prati-pascoli
  • danni a colture foraggere, cerealicole, industriali
  • danni a colture orticole
  • danni a pascoli permanenti

b) Colture arboree in attualità di coltivazione

  • danni a frutteti, oliveti, vigneti, castagneti da frutto, purché alla base le piante siano munite di fascette protettive
  • danni a rimboschimenti fino a tre anni dall’impianto
  • danni ai frutti pendenti di frutteti, oliveti, vigneti e castagneti da frutto

c) Allevamenti zootecnici (compresi allevamenti di fauna selvatica)

  • danni agli animali in allevamento

d) Strutture

  • opere realizzate a sostegno dei filari nelle colture arboree
  • opere aziendali per la regimazione delle acque e l’irrigazione
  • danni agli impianti di apicoltura

Possono accedere alla misura di aiuto le aziende agricole, silvo-pastorali e zootecniche.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 giugno 2026.