Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura): “Un chiarimento giusto che salva l’agricoltura e l’agriturismo”.
Tira un sospiro di sollievo il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio, appena appresa la notizia della definitiva approvazione della legge che allontana dai fabbricati rurali lo spettro dell’ICI: “Per l’agriturismo, sarebbe stato un duro colpo … almeno 40 milioni di euro l’anno.

E, visto che i Comuni avrebbero potuto richiedere le ultime cinque annualità, altri 200 milioni di euro per sanare il passato! In tempi di crisi, con la maggioranza delle aziende alle prese con mutui molto onerosi, l’agriturismo non ce l’avrebbe fatta.”

Tutto è bene quel che finisce bene, ma la tensione degli ultimi mesi, all’Agriturist, è stata fortissima, dopo la sorprendente sentenza della Corte di Cassazione di giugno 2008, i suggerimenti dell’ANCI ai Comuni per l’esazione dell’ICI, l’arrivo alle aziende agricole dei primi avvisi di accertamento, l’onere dei ricorsi, l’incredulità degli imprenditori, consapevoli di essere vittime di una vera e propria ingiustizia.

“L’agriturismo – conclude il presidente di Agriturist – è nato come sostegno all’agricoltura, ha contribuito allo sviluppo di nuovi investimenti e di nuova occupazione nel settore primario. Vorremmo poter proseguire il nostro lavoro in un quadro istituzionale e normativo un po’ più tranquillo, soprattutto in questo momento che certamente, anche per l’agriturismo, non è davvero facile”.

Fonte Agriturist Nazionale – 25 febbraio 2009