Sabato 20 febbraio a Portogruaro, nella sede dell’Agenzia di sviluppo dell’area orientale del Veneto (Vegal), i rappresentanti delle associazioni del mondo agricolo, delle cantine sociali, degli imbottigliatori e dei consorzi di tutela vitivinicoli, alla presenza degli assessori all’agricoltura del Veneto Giuseppe Pan, del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli e del Trentino Michele Dallapiccola, hanno  costituito l’Associazione dei produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti che, con l’avallo del ministero delle politiche agricole e forestali, predisporrà  il disciplinare di produzione e concluderà  il percorso per il riconoscimento ministeriale del marchio Doc: “PINOT GRIGIO DOC DELLE VENEZIE” che avrà un  potenziale produttivo di oltre 200 milioni di bottiglie l’anno, garantendo così riconoscibilità e tracciabilità ad una varietà che, seppure coltivata anche in altre parti del mondo, trova in Veneto, nel Friuli Venezia Giulia e in Trentino il principale bacino produttivo mondiale. L’area vocata a pinot del Nordest, infatti, vanta attualmente una superficie complessiva di quasi 20 mila ettari, che alimenta una produzione altamente pregiata tutelata con la denominazione di origine, sia da quelle tradizionali già conosciute dai consumatori, sia da quella di nuova istituzione “delle Venezie”.
«Con questo accordo – commenta soddisfatto l’assessore all’agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan – poniamo le basi per realizzare uno progetto lungimirante e strategico, di valenza nazionale, che valorizza una delle grandi tipicità e potenzialità del Nordest. Il 90 per cento del pinot grigio nazionale nasce nelle nostre terre e il riconoscimento del marchio Doc “delle Venezie” garantirà a questa apprezzata varietà di guadagnare ulteriori quote di mercato in Italia e all’estero, ampliando ulteriormente le proprie potenzialità produttive».