Cari Soci,
siamo arrivati rapidamente alla fine del 2008 e come di consueto è tempo di fare un rendiconto sull’attività passata e sulle prospettive del nostro mondo agricolo.
Non parlerò dei problemi perché credo che li conosciate meglio di me (burocrazia, aumento dei costi di produzione, crollo dei prezzi dei prodotti agricoli…)  credo che invece sia molto più proficuo parlare delle azioni che sono state messe in atto e che possono essere intraprese per agevolare la nostra vita lavorativa.

In primo luogo una considerazione generale sul ruolo delle organizzazioni che si prefiggono di tutelare l’interesse degli agricoltori. In una fase come quella attuale in cui alle note difficoltà del mondo agricolo si aggiunge una situazione economica mondiale particolarmente critica credo che vi sia l’obbligo da parte di tutti di ricercare insieme le soluzioni dei problemi.

Oggi così non avviene o perlomeno non avviene con tutti i soggetti del settore. Non avviene a livello nazionale, regionale e in misura minore a livello provinciale.
Mi riferisco come avrete potuto immaginare ai nostri amici della Coldiretti con i quali abbiamo ottimi rapporti a livello locale ma che solo saltuariamente si trasformano in azioni comuni. Con la Confederazione Italiana degli Agricoltori le cose stanno viaggiando in modo completamente diverso. Stiamo infatti cercando una continuità nell’azione comune che ci porti ad ottimizzare i nostri sforzi con risultati concreti per i nostri associati.
L’ultimo esempio concreto è il progetto cofinanziato dalla Camera di Commercio di Treviso, chiamato “Compro in campo”, presentato unitamente da Confagricoltura e CIA  provinciali e finalizzato a pubblicizzare le aziende agricole che svolgono la vendita diretta presso le proprie sedi. L’obiettivo che ci si è posti è stato quello di fornire una ulteriore opportunità rispetto ad altre iniziative tipo i mercati agricoli che non possono da soli essere una soluzione per il nostro settore.

Devo dire che questo comportamento è agevolato anche dallo sforzo che il nostro Presidente nazionale Federico Vecchioni sta facendo per avvicinare le due associazioni.
Ad ulteriore riprova di una concreta sintonia tra le due organizzazioni è opportuno segnalare come le stesse abbiano concordemente manifestato a Roma e a Bologna per ricordare al Governo la necessità di non penalizzare il settore agricolo in un momento particolarmente difficile.

L’azione sindacale svolta dalla vostra organizzazione non ha mai cessato di operare, magari in modo silenzioso e senza dichiarazioni sui giornali, per cercare di ovviare alle forti carenze di alcune istituzioni pubbliche con particolare riferimento all’AVEPA che nonostante gli sforzi non riesce ancora ad operare  come dovrebbe con conseguente abnorme allungamento dei tempi e dei costi per gli agricoltori.

Nel corso dell’anno abbiamo affrontato numerosissime tematiche tra le quali voglio solo citare la tutela del Prosecco ormai in dirittura di arrivo, la questione direttiva nitrati, il problema delle quote latte e i voucher. Ma l’impegno è stato profuso anche sui temi della formazione per la sicurezza sul lavoro, sulle problematiche relative al settore dei suini a quelle dei settori avicoli e cunicoli, dai prezzi dei seminativi al settore vitivinicolo in generale con l’applicazione della nuova OCM. Dal rinnovo del contratto agricolo provinciale ai  rapporti con le Istituzioni locali. Infine ed è materia di questi giorni, la revisione della PAC che avrà importanti effetti sugli agricoltori.

Molti sforzi devono essere ancora fatti per cercare di ottimizzare le risorse all’interno della nostra organizzazione provinciale con una migliore distribuzione dei carichi di lavoro e per fornire un migliore servizio ai soci senza tralasciare la ricerca di una migliore sinergia le altre realtà  provinciali di Confagricoltura del Veneto e con la Federazione regionale.
 
Tutto questo potrà  avvenire solo se tutti noi cercheremo di fare uno sforzo in più per considerare la nostra associazione come parte integrante delle nostre aziende.
Questo significa una maggior partecipazione quando richiesto, anche se ciò comporta un sacrificio quantomeno in termini di tempo. Comprensione, quando sembra che non tutti i problemi  vengano risolti dalla Presidenza, dalla Direzione, o dai nostri uffici cercando di capire quali siano le problematiche e quante soluzioni positive siano comunque già state trovate.
La nostra associazione deve funzionare bene perché solo in questo modo vi sarà un beneficio per le nostre aziende. Margini di miglioramento ci sono, ma solo con il nostro fattivo aiuto potranno essere raggiunti. 

Permettetemi infine, prima degli auguri, un ringraziamento a nome di tutto il Consiglio nei confronti di tutto il personale che non posso menzionare singolarmente per esigenze di spazio ma che nella quasi totalità opera ogni giorno, non sempre opportunamente gratificato, con un attaccamento veramente eccezionale nei confronti della nostra associazione. Una segnalazione ed un ringraziamento particolare nei confronti del Direttore e del Vice  Direttore che alla loro “normale” attività aggiungono ulteriori energie e tempo per rispondere alle numerose ed impegnative richieste della Presidenza.
Nella speranza di vedervi presto in associazione invio a tutti i migliori auguri di buone feste e di un sereno 2009!