L’Unione Europea si pronuncia favorevolmente alla richiesta di riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta per l’Asparago di Badoere. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale europea il relativo disciplinare di produzione. Qualora nei prossimi sei mesi non vi saranno osservazioni da parte degli altri Stati membri della comunità, l’Asparago di Badoere andrà a infoltire il paniere dei prodotti italiani garantiti con il marchio europeo. L’importante riconoscimento premia l’Asparago di Badoere quale prodotto tradizionale tipico del territorio veneto.
La superficie agricola coltivata ad asparagi nell’area di produzione è di circa 150 ettari e interessa circa 200 produttori di 15 Comuni delle province di Treviso Padova e Venezia, con una produzione totale annua superiore a 10.000 quintali e una resa pari a circa 70 quintali per ettaro. Il commercio dell’Asparago di Badoere viene effettuato direttamente dai produttori, oppure attraverso le cooperative di raccolta, che provvedono a fornirlo alle catene della distribuzione. Il fatturato annuo è superiore a cinque milioni di euro.

Il Veneto, oggi, è la prima regione d’Italia per numero di prodotti di qualità certificata e a denominazione. La Marca trevigiana di recente ha salutato il riconoscimento dell’IGP Marrone di Combai e dell’IGP Marroni del Monfenera. Tra qualche mese all’IGP Asparago bianco di Cimadolmo potrebbe affiancarsi l’IGP “Asparago di Badoere”, dando lustro ad una produzione tipica che trova nelle acque tra Piave e Sile terreno fertile per la sua coltivazione.