Lunedì 3 agosto, presso la sede di Milano dell’Associazione Bancaria Italiana, è stato sottoscritto dal Ministero del Tesoro, dall’ABI e da tutte le Organizzazioni imprenditoriali, fra cui Confagricoltura, un protocollo di intesa, denominato “Avviso comune” (fai click >>QUI<< per scaricarlo), che prevede per le banche la possibilità di concedere alle medie e piccole imprese la sospensione per un anno delle rate di finanziamenti di medio e lungo termine e l’allungamento delle scadenze del credito a breve.
A fronte di tali interventi il Ministro del tesoro si è impegnato a mettere a disposizione degli istituti bancari, che aderiranno all’”Avviso comune”, un supporto di tipo fiscale (che sarà definito in un prossimo provvedimento legislativo), al fine proprio di agevolare la concessione di tali misure.

In merito ai contenuti dell’ “Avviso comune” sono da rilevare i seguenti punti:
tipologia di intervento: le misure proposte hanno un carattere di “straordinarietà” e riguarderanno solo operazioni in essere al momento della firma dell’ “Avviso comune”;
condizioni minime: le condizioni e modalità di attivazione delle misure, così come descritte nell’”Avviso comune”, sono da considerare come “minime”. Questo significa che ogni banca potrà concedere tali interventi con caratteristiche almeno eguali o migliorative per la clientela per l’ottenimento delle agevolazioni fiscali;
carattere dell’accordo: l’adesione all’accordo da parte delle banche sarà volontaria. Rimane il principio base, difeso dall’ABI, secondo cui la concessione degli interventi è subordinata alla valutazione della banca del merito creditizio dell’impresa richiedente;
oggetto dell’intervento: sono le seguenti operazioni:
  a) sospensione temporanea per 12 mesi del pagamento della sola quota capitale delle rate di rimborso di finanziamenti poliennali (nelle varie forme tecniche di mutuo o prestito, agrario e non, ma con esclusione di quelle agevolate) e di operazioni di leasing, con lo spostamento delle rate sospese al termine del periodo di finanziamento;
  b) allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine, riferite alle operazioni di anticipazione, comprese quelle relative a premi comunitari;
  c) è previsto, inoltre, il rilascio di appositi finanziamenti per le imprese che realizzano processi di patrimonializzazione societaria;
beneficiari: le PMI di tutti i settori produttivi, che al momento della presentazione della domanda non hanno posizioni “in sofferenza” ed alla data del 30 settembre 2008 erano nei confronti delle banche “in bonis” (rientrano in tale classificazione i soggetti con posizioni in regola o scadute e non pagate da non più di 180 giorni). E’ previsto per le imprese che al momento della presentazione della domanda di sospensione/allungamento non hanno ritardi nei pagamenti con le banche un percorso preferenziale per le loro richieste. In pratica le loro domande saranno considerate subito ammesse dalla banca, salvo che l’istituto bancario non si rifiuti, ma lo deve fare in maniera esplicita e motivata;
costi bancari per le operazioni oggetto dell’“Avviso comune”: la banca non potrà richiedere per l’attivazione delle misure a) e b) commissioni o spese istruttorie, così come non potranno essere addebitati all’impresa interessi moratori sulle rate sospese o sull’allungamento della scadenza dei crediti a breve. Sarà possibile per la banca unicamente richiedere un rimborso di eventuali spese vive sostenute dalla stessa nei confronti di terzi;
meccanismi di verifica: c’è ancora da definire il sistema di verifica in funzione del rilascio degli aiuti pubblici alle banche. In ogni caso l’ABI si è impegnato a pubblicizzare sul suo sito le banche che aderiranno all’“Avviso comune”.

Tale iniziativa, che – vogliamo sottolineare – non vuole essere la risposta ai gravi problemi di ordine finanziario di molte imprese, è da considerare un importante segnale da parte del mondo bancario nei confronti delle piccole e medie imprese produttive, pur rappresentando un aiuto concreto alla soluzione dei problemi di scarsa liquidità di molte aziende, anche agricole.
Vi è in ogni caso un impegno, fortemente sollecitato da Confagricoltura, del Ministero del Tesoro, dell’ABI e delle altre rappresentanze imprenditoriali firmatarie a verificare in tempi brevissimi l’opportunità di eventuali integrazioni al presente “Avviso comune”.
In particolare, da parte di molte Organizzazioni, fra cui Confagricoltura, è stata avanzata la proposta di un allargamento degli interventi anche ad altre operazioni come la ristrutturazione dei crediti.