Un week end denso di proposte e di eventi quello vissuto sabato 18 e domenica 19 ottobre nelle strutture serricole e nei due garden di proprietà dei Fratelli Barbazza a Treviso, associati a Confagricoltura, organizzatori della seconda edizione della “Festa d’Autunno”.
Dalla prima colazione tra le piante alle dimostrazioni delle decoratrici che hanno sfoggiato la loro abilità e creatività nelle composizioni con frutti autunnali e nei centrotavola con fiori d’autunno, dai consigli del giardiniere per i lavori autunnali in giardino e per ottenere balconi colorati anche d’inverno al salotto botanico dove si è trattato di cura, aneddoti e cultura del genere Capsicum a cui appartengono peperoni e peperoncini, piante dalla piccante bellezza, per finire in cucina con idee originali nel gustare la zucca e dolci prelibatezze a base di cioccolato.
Oltre a queste occasioni per adulti, spazio anche ai giovanissimi coinvolti in una ex-tempore di disegno, in una caccia al tesoro “cercando tra i fiori”, in un laboratorio creativo con il trabiccolo dei sogni.
“ Abbiamo proposto questa festa per stimolare i consumatori verso l’interesse per le piante autunnali, soprattutto quelle da esterno, crisantemi e ciclamini in primis, di cui disponiamo di un assortimento ampio di produzione propria” ci chiarisce Angelo Barbazza, responsabile commerciale, che assieme ai fratelli Daniele e Franco gestisce l’azienda.
“ Il periodo di difficoltà economica che stiamo attraversando si ripercuote anche nel settore del verde e dei fiori con tendenza alla riduzione dei consumi” prosegue Angelo; ad es. nella nostra azienda nel primo semestre di quest’anno grosso modo il quantitativo di piante acquistato è costante ma è diminuito il valore complessivo del singolo acquisto effettuato da consumatori che comunque rimangono interessati e appassionati del “verde”.
“Il nostro settore registra un calo di domanda dovuto ad un eccesso di produzione per le piante verdi in particolare, e sono in aumento i casi di fioristi dettaglianti costretti alla chiusura” comenta Angelo.
“Che fare e cosa ipotizzare per il futuro in un momento in cui il pessimismo della ragione prevale sull’ottimismo della volontà “, si chiede l’altro fratello Daniele Barbazza. La ricetta è una soltanto: controllo rigoroso dei costi, necessità di standard qualitatitvi elevati, ricerca di filiera commerciale più corta e più incisiva.
Si prospettano davanti a noi anni di consumi stabili o in lieve riduzione, commenta Daniele, il nostro microcosmo di produttori florovivaisti deve comunque reagire contando sulle capacità di flessibilità di molte aziende con forte contaminazione familiare.

Galleria fotografica. Click sulle immagini per ingrandirle. Foto di Dino Masetto