Manca un fondo per le emergenze in agricoltura
Approvata dal Governo lo scorso 17 ottobre, la Manovra di bilancio 2026, tra le più stringate degli ultimi anni, è stata finanziata con soli 18,7 miliardi. Il Governo ha puntato a mantenere alta la credibilità e stabilità dei conti, tenendo un deficit molto basso. Nei prossimi giorni passerà quindi al vaglio del Parlamento per la discussione e la successiva approvazione entro il 31 dicembre 2025.
Disposizione centrale della Legge di bilancio è il taglio dell’Irpef, con la seconda aliquota che scende dal 35 al 33% dal 2026. Seguono detrazioni per famiglie con figli, bonus mamme potenziato e misure sui salari con coperture fino a 2 miliardi. Per le imprese, a bilancio sono previsti 4 miliardi di incentivi per gli investimenti (4.0 e 5.0) con la formula del superammortamento e dell’iperammortamento. Tale formula limita la platea di beneficiari (le aziende agricole ne rimangono escluse) e permette di spalmare il costo a carico dell’erario in più anni.
Di specifico per l’agricoltura nel testo approvato dal Governo non c’è quasi nulla, se togliamo la proroga dell’Irpef agevolata per i terreni condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali e un articolo che prolunga il credito d’imposta sugli investimenti 4.0, il quale però ha una dotazione del tutto risibile, 2,1 milioni di euro. Dobbiamo però ricordare che il Governo, per l’agricoltura, aveva approvato il disegno di legge “Coltiva Italia”, non ancora approdato in Parlamento, il quale interviene a sostegno di vari settori con una disponibilità finanziaria di 1,15 miliardi di euro.
Una misura che Confagricoltura aveva chiesto, e sulla quale continueremo ad insistere, è l’istituzione di un fondo con dotazione adeguata per le emergenze del settore agricolo. Si tratta infatti di un capitolo di spesa assente in entrambi i provvedimenti.
Seguiremo con attenzione e con adeguate proposte l’iter parlamentare che porterà all’approvazione della legge di bilancio, intanto proponiamo un riepilogo sintetico delle misure più significative per le imprese.
| INCENTIVI PER GLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE Le imprese a bilancio tornano all’iperammortamento e al superammortamento per investimenti 4.0 e 5.0, con un budget di 4 Miliardi. In questo modo viene ridotta la platea di beneficiari e l’onere per lo Stato viene spalmato in più anni.Per le imprese agricole, che determinano il reddito su base catastale, è stato mantenuto il credito d’imposta sugli investimenti 4.0 con la percentuale del 40% e un valore massimo di 1 milione di euro. Il budget però è di appena 2,1 milioni di euro. Nuova Sabatini: finanziata con 200 milioni nel 2026 e con 450 milioni nel 2027.Tassazione agricoltori e lavoratori dipendentiTassazione agevolata dei redditi catastali IAP e CD prorogata al 2026; Irpef, taglio della seconda aliquota, che scende dal 35% al 33% per lo scaglione che va da 28 a 50 mila euro di reddito annuo. Il vantaggio (massimo 440 euro) verrà sterilizzato per i redditi superiori a 200 mila euro. La tassazione dei premi di produttività, con obiettivi previsti dalla legge, passa dal 5% all’1% su una somma massima di 5 mila euro. Aliquota fissa del 5% sugli incrementi retributivi derivati dai rinnovi contrattuali del 2025 e del 2026 per i redditi inferiori a 28 mila euro.Tassazione agevolata al 15% su maggiorazioni e indennità per lavoro notturno e per lavoro prestato nei giorni festivi e nei giorni di riposo settimanale, come individuati dal Ccnl (redditi fino a 40 mila euro). Soglia di esenzione dei buoni pasto elettronici da 8 a 10 euro. Accise carburantiDebutta il “riallineamento” delle accise di benzina e gasolio. Quelle della benzina scendono di 4,05 centesimi al litro e quelle del gasolio aumentano dello stesso valore, per allinearsi a 67,2 centesimi al litro. L’operazione comporta un’entrata per lo Stato di 450 milioni di euro in quanto la quantità di gasolio è superiore a quella della benzina. Ciò, tenendo conto del fatto che l’aumento non riguarderà il gasolio impiegato in agricoltura e negli stabilimenti industriali e che taxisti e autotrasportatori potranno godere di un maggiore credito d’imposta. |

