Situazione epidemiologica – Il Ministero della salute, con nota dello scorso 1° dicembre, ha fornito un aggiornato della situazione epidemiologica relativa dei focolai di Influenza aviaria. Sulla base dei dati rilevati dal Ministero, sono 25 i focolai di Influenza aviaria ad alta patogenicità confermati in Italia, da fine settembre al 27 novembre 2025, nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna, in allevamenti di tacchini ovaiole e broiler.
Solo nell’ultima metà del mese di novembre sono stati accertati 8 focolai confermando la situazione di elevato rischio di introduzione della malattia dovuta principalmente alla fase migratoria.
Considerata quindi l’eccezionale alta circolazione del virus HPAI nella popolazione di uccelli selvatici, il Ministero della Salute raccomanda agli operatori di applicare rigorose e continue misure di biosicurezza e di comunicare qualsiasi situazione sospetta connessa a lievi cali di consumo di mangime, lievi rialzi di mortalità o diminuzione dell’ovodeposizione.
Inoltre viene ricordato che eventuali non conformità rilevate negli allevamenti focolaio può comportare il rischio di mancata erogazione dell’indennizzo previsto dalla legge n.218 (aiuti diretti).
Proroga della ZUR – Valutata la situazione di elevato rischio di diffusione della malattia, il Ministero della salute ha ritenuto necessario prorogare la validità della ZUR (compresa tra Veneto e Lombardia) al 31 gennaio 2026.
Regione Veneto – Proroga misure straordinarie – Parallelamente alla proroga della ZUR l’Unità Sanità animale della Regione Veneto, con Decreto 13304 del 3 dicembre 2025, ha prorogato al 31 gennaio 2026 le misure straordinarie precedentemente adottate (D.D.R. n. 11766 del 21/10/2025, modificato dal D.D.R. n. 12198 del 4/11/2025) “Misure straordinarie di prevenzione e controllo dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) sul territorio regionale”.
Tutte le disposizioni sanitarie possono essere scaricate dal sito https://shorturl.at/INwOv
Vaccinazione – Intanto al “Tavolo di filiera avicolo” istituito presso il Masaf si sta discutendo dell’avvio del piano di vaccinazione a partire dalla primavera 2026.
Sembra che tutte le istituzioni pubbliche competenti e tutti gli operatori siano concordi nel procedere con l’attuazione della vaccinazione per dare sicurezza al settore.
