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Lo scorso 21 ottobre il Ministero della Salute, Direzione Sanità Animale, ha inviato una nota con l’aggiornamento sulla situazione epidemiologica dell’Influenza Aviaria, comunicando che, alla suddetta data, erano stati rilevati 6 focolai di HPAI del sottotipo H5N1.
Oltre ai casi confermati nei Comuni di Povoletto (UD) e Oppeano (VR), erano stati accertati altri quattro focolai: due in allevamenti di tacchini a Isola della Scala (VR), uno in Provincia di Alessandria (polli da carne riproduttori) e uno in un allevamento familiare a Minerbio (BO). In quasi tutti i casi si è riscontrato un aumento subdolo della mortalità, con alcune conferme arrivate dai controlli pre-macello.

Considerata la situazione, la Direzione Sanità Animale ha disposto l’istituzione di una ZUR (Zona di Ulteriore Restrizione) che coinvolge territori di Veneto e Lombardia, dove le autorità locali hanno ordinato: blocco degli accasamenti di tacchini, divieto di sfoltimento per i broiler, sospensione di fiere e mercati. I relativi

provvedimenti del Ministero e della Regione sono disponibili sul sito Resolve Veneto.
I virus rilevati nei focolai di Povoletto e Isola della Scala differiscono geneticamente da quelli riscontrati nella prima fase epidemica 2024-25 e da quelli estivi in Europa. Secondo gli studi

filogenetici del CRN IA, supportati dai dati epidemiologici, la causa più probabile è l’introduzione primaria da uccelli selvatici. Tra i fattori di rischio, sono stati individuati: prossimità ad aree umide e mancato rispetto delle misure di biosicurezza. La Direzione Sanità Animale ha rinnovato l’invito alle Regioni a verificare l’attuazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli e a sensibilizzare gli operatori sulla segnalazione tempestiva di sospetti, anche in presenza di lievi aumenti di mortalità, specie se accompagnati da animali apparentemente sani e normale consumo di mangime.