Cambiate in corso d’opera le regole del gioco per gli allevatori ai fini dell’ottenimento del premio unico PAC.

C’è molta preoccupazione fra gli allevatori veneti per la decisione improvvisa con cui AGEA ha stabilito che, a partire dal 2014, il calcolo delle superfici a pascolo magro per la presentazione della Domanda Unica della PAC non può più comprendere il pascolamento da parte di terzi.  La logica comunitaria vuole che le superfici a pascolo, per poter accedere al premio, devono essere conservate e utilizzate come tali; solo che, fino a questo anno, il titolare poteva pascolarle direttamente o anche farle pascolare, mentre, dal 2014, il pascolamento da parte di terzi non è più ammissibile.
Ne deriverà un danno economico a carico degli allevatori veneti che si può calcolare intorno ai 150 milioni e un aggravamento del rischio di diffusione della blue tongue, la micidiale malattia infettiva contagiosa dei ruminanti. Se, infatti, fino ad oggi, grazie alla possibilità di tenere conto del pascolamento da parte di terzi ai fini del premio unico,  era possibile contare su capi stanziali e distribuiti su di una superficie più ampia, in modo da ridurre il rischio di contagio in virtù della minor promiscuità e dei minori trasferimenti, dal 2014 il bestiame si ammalerà più facilmente. E ciò senza contare i vantaggi di natura ambientale che derivano dall’ammettere al pascolo terreni marginali e abbandonati.
E poi, è una questione di equità: perché viene proibita senza preavviso e senza fornire alcuna motivazione una prassi largamente diffusa fra gli allevatori, provocando loro un danno economico e mettendoli in difficoltà nella programmazione economica e finanziaria a breve termine? Il buon senso suggerisce, invece, di rinviare ogni decisione relativa alle modalità di gestione dei terreni ai fini dell’ottenimento dei contributi comunitari e quindi anche ogni decisione riguardante il pascolamento da parte di terzi, all’entrata in vigore della nuova PAC fissata al 2015, in modo da permettere ai produttori di organizzarsi in base alle nuove disposizioni.