La Regione ha disposto l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per le seguenti misure:

  • 1.2 Ottimizzazione ambientale delle tecniche agronomiche ed irrigue con un budget di 15 milioni;
  • 1.1 Indennità compensativa in zona montana con un importo a bando di 20 milioni di euro.

Riportiamo di seguito una sintesi del contenuto delle suddette misure. Il termine per la presentazione delle domande è il 15 maggio 2018.

  • 1.2 Ottimizzazione ambientale delle tecniche agronomiche ed irrigue

La misura sostiene l’adozione di tecniche di coltivazione che assicurino l’appropriato utilizzo dei fitonutrienti e della risorsa idrica, al fine di allineare i potenziali fabbisogni delle colture alla necessità di tutela della qualità delle risorse idriche superficiali e profonde. Nel rispetto del 25% della SOI aziendale, i terreni ad impegno possono variare negli anni in funzione della rotazione colturale, assicurando comunque il mantenimento della consistenza della SAU seminativa aziendale obbligatoria ad impegno.

Sulle superfici ad impegno vanno attuate le seguenti colture: mais o sorgo, soia, girasole, cereali autunno vernini, colza/altre crucifere o altre colture erbacee autunno vernine, barbabietola, tabacco.

L’agricoltore deve rispettare i seguenti impegni: seminare colture intercalari di copertura del suolo; effettuare analisi dei terreni; ridurre i concimi azotati e distribuire in modo ottimizzato i fertilizzanti; aggiornare il registro web di coltivazione; rispettare gli impegni di gestione ottimizzata dell’acqua a fini irrigui, laddove siano presenti le colture di mais, barbabietola, soia, tabacco.

Il mancato rispetto dell’impegno irriguo, per le colture di mais, soia e barbabietola è permesso solamente qualora il Consorzio di Bonifica competente per territorio attesti la mancanza strutturale di servizio irriguo sulla SOI ad impegno. Nel caso del tabacco l’impegno irriguo deve essere sempre assicurato.

La priorità è assegnata ai territori del bacino scolante della Laguna di Venezia e alle aree con bilancio idroclimatico negativo. L’aiuto varia da 193 a 512 euro per ettaro, in funzione della coltivazione praticata e degli impegni assunti. L’adesione all’impegno ha una durata di 5 anni. Il termine per la presentazione delle domande è il 15 maggio 2018.

  •  1.1 – Indennità compensativa in zona montana

Riaprono anche i termini per la presentazione delle domande per le indennità compensative in zona di montagna. Il soggetto richiedente deve: a) condurre superficie oggetto di impegno ricadente in zona montana veneta; b) per le aziende zootecniche: possedere specifico codice identificativo dell’allevamento di bestiame bovino o ovicaprino o equino rilasciato dall’ASL competente e detenere almeno 1 UBA di bestiame bovino, ovi-caprino o equino.

Le superfici ammissibili nell’azienda zootecnica sono costituite da foraggere utilizzate per l’allevamento e seminativi destinati all’alimentazione del bestiame. Nelle altre aziende sono ammissibili tutte le superfici, tranne i pascoli, colture in serra (incluse fungaie), vivai, colture arboree permanenti specializzate (vite, alberi da frutto).

Il beneficiario deve proseguire l’attività agricola in zona montana per l’anno di presentazione della domanda di aiuto; nel caso di aiuto alle aziende zootecniche: condurre superfici foraggere utilizzate per l’allevamento per un periodo minimo di 3 mesi l’anno e seminativi destinati all’alimentazione del bestiame, correlati al carico minimo per ettaro di 0,2 UBA a partire da una consistenza minima aziendale di 1 UBA.

Il termine per la presentazione delle domande è il 15 maggio 2018.