Far vedere ai viticoltori e ai residenti come sia possibile migliorare di molto la compatibilità ambientale della difesa fitosanitaria in viticoltura utilizzando macchine tecnologicamente più avanzate, mettendo in essere una serie di misure di mitigazione e adeguando i comportamenti operativi, è stata la finalità della giornata dimostrativa “Field Day” effettuata il 22 luglio a San Pietro di Feletto presso l’azienda agricola “Le Colture” di Ruggeri Cesare & C. con sede a Valdobbiadene, nostra associata.

Specialisti dell’Università di Padova, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, hanno illustrato il progetto D.E.R.I.V.A. ( Difesa Ecosostenibile per la Riduzione dell’Inquinamento nella Viticoltura Avanzata), finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, che comprende tre azioni e precisamente la realizzazione di un prototipo di impianto semifisso per i trattamenti fitoiatrici nelle aree collinari in forte pendenza dove l’atomizzatore non può arrivare, che sarà oggetto del secondo “Field-Day” il prossimo 27 agosto, lo sviluppo di speciali kit antideriva da installare sulle irroratrici/atomizzatori già presenti in azienda e lo studio dell’effetto di varie misure di mitigazione sull’ampiezza delle fasce di rispetto da corsi d’acqua superficiali, strade, abitazioni, scuole, campi sportivi, etc.

Il numeroso pubblico di viticoltori e tecnici agricoli ha potuto assistere ad un confronto tra un trattamento ( con semplice acqua per l’occasione) su vigneto con atomizzatore tradizionale e con atomizzatore innovativo sul quale è stato installato un gruppo ventola di ultima generazione caratterizzato da un attento studio dei parametri costruttivi e funzionali per l’ottimizzazione della dinamica del getto d’aria prodotto che è il diretto responsabile della deposizione della miscela antiparassitaria all’interno della vegetazione evitando le dispersioni fuori bersaglio.

Il nuovo gruppo ventola antideriva, dal costo contenuto (poche migliaia di euro), adattato da un modello commerciale venduto da una ditta veronese, è dotato delle seguenti caratteristiche tecniche: ventilatore ad alta efficienza aerodinamica, convogliatore del getto con bordi di uscita regolabili per un’ottimale velocità e portata dell’aria all’ingresso della parete vegetativa, ugelli traslabili montati su feritoie, paratie laterali a chiusura elettrica per l’interruzione dell’erogazione dell’aria verso l’esterno del vigneto, possibilità di parzializzare l’aspirazione dell’aria per adeguare la portata alle prime fasi di sviluppo vegetativo.
Il diverso effetto antideriva ottenuto dalle due modalità di distribuzione, è stato immediatamente verificato dai presenti osservando la disposizione delle gocce sulle cartine idrosensibili, quelle di color giallo che virano al blu nei punti in cui vengono bagnate, collocate su aste verticali a sei diverse altezze.
La stessa attrezzatura è stata utilizzata per valutare il ruolo della siepe campestre nella riduzione della deriva; se pensiamo che in assenza di ostacoli la deriva può espandersi per 12-15 metri, la presenza di una siepe alta pochi metri, fitta dalla terra alla cima come quella allevata nell’azienda Ruggeri, indipendentemente dalla composizione botanica, è in grado di intercettare fino all’80 % delle goccioline.

In conclusione la giornata ha dimostrato come la riduzione della deriva durante i trattamenti antiparassitari ai vigneti, problematica complessa e attualmente molto sentita dai residenti nella nostre colline, è auspicabile e realizzabile utilizzando mezzi tecnici e accorgimenti alla portata di molti operatori.

Galleria fotografica. Click sulle foto per ingrandirle. Foto di Dino Masetto