Gli agricoltori del Veneto manifesteranno giovedì 26 a Venezia per rivendicare il diritto e la possibilità di fare ancora impresa, prodotti di qualità, ambiente e salvaguardia territoriale

Sarà una manifestazione dura nelle rivendicazioni, ma pacifica nei fatti, quella organizzata da Confagricoltura Veneto e dalla CIA regionale, unite sotto la bandiera di Agrinsieme, che si terrà a Venezia il prossimo giovedì 26 febbraio.
Un’invasione pacifica di agricoltori, rispettosa del luogo, dove si svolgerà la manifestazione com’è nella cultura contadina, ma dai toni duri per le difficoltà che l’agricoltura veneta sta incontrando. Una manifestazione volta a sensibilizzare il mondo politico e l’intera opinione pubblica sulle difficoltà e sulle incerte prospettive del mondo agricolo veneto.
Infatti, devono essere risolte urgentemente varie questioni che stanno mettendo in ginocchio il settore primario veneto come, ad esempio, quelle fiscali e fra queste l’IMU sui terreni agricoli o dei pascoli magri. Gli agricoltori si aspettano una sollecita applicazione della riforma della PAC, l’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, interventi mirati sui costi strutturali che minano la redditività agricola, la riduzione dell’asfissiante burocrazia, etc.
Settori importanti per l’economia agricola e agroalimentare veneta, se non sostenuti adeguatamente, rischiano di sparire o di essere fortemente ridimensionati come la zootecnica da latte che si troverà dal prossimo primo aprile a essere esposta alla liberalizzazione della produzione, e quindi al mercato mondiale, poiché terminerà il regime delle quote latte.
A rimetterci non saranno solo gli agricoltori, ma l’intera collettività in quanto l’agricoltura veneta non solo fornisce prodotti salubri, tipici e di qualità, in quanto l’attività agricola è anche sinonimo di tutela ed equilibrio territoriale e ambientale.
Nel corso della manifestazione, una delegazione di Presidenti delle sette province con, in rappresentanza dei livelli Nazionali, il Presidente della Cia Secondo Scanavino, esporrà ai massimi vertici della Regione del Veneto le esigenze e le richieste degli agricoltori con la richiesta di un loro pronto intervento nel merito.