Giangiacomo Bonaldi: “Abbiamo bisogno di innovare i prodotti ed i processi del nostro sistema agricolo. La ricerca è una delle priorità per l’agricoltura di domani, che dobbiamo valorizzare”
“Abbiamo bisogno di innovare i prodotti ed i processi del nostro sistema agricolo. La ricerca è una delle priorità per l’agricoltura di domani, che dobbiamo valorizzare: ricercatori, Accademie, Università possono cooperare con gli imprenditori per raccogliere i loro fabbisogni e sviluppare innovazioni utili alla competitività. É questo il senso anche delle linee politiche di Europa 2020 per quella “Agricoltura 2020” che vogliamo“. Lo ha detto Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, componente della Giunta Nazionale di Confagricoltura, intervenendo oggi a Bologna al convegno “Come moltiplicare il codice della vita?”, alla presenza del premio Nobel per la Chimica 1993 Kary Mullis, che con l’invenzione della PCR (Polymerase Chain Reaction), la tecnica alla base dell’amplificazione in vitro dei frammenti di DNA, ha inaugurato una nuova era di ricerca nel campo della biochimica e della biologia molecolare, con innumerevoli applicazioni in campo agricolo e medico.
Poi parlando di “Expo 2015: nutrire il pianeta, energia per la vita” ha sottolineato: “L’agricoltura ha bisogno di innovazione, dobbiamo aumentare la produttività agricola controllando l’impatto ambientale, con un utilizzo sempre più mirato di acqua, fitofarmaci e concimi: questo deve diventare davvero il tema centrale su cui confrontarsi nei prossimi mesi dell’esposizione milanese”.
La scadenza del 2050 è vicina. “Per quella data, ci si aspetta un aumento del 60% del fabbisogno alimentare, ma l’Italia rischia di rimanere al palo. Dobbiamo essere capaci – ha concluso Gallarati Scotti Bonaldi – di sfruttare le rivoluzioni tecnologiche: le conoscenze hanno sempre aiutato l’agricoltura e il futuro sta nel combinare le nuove tecnologie con il rispetto della biodiversità”.