“Siamo orgogliosi del nostro passato, tutti i 50 anni della nosta storia sono la linfa per un futuro degno di chi ci ha preceduto e di chi ci seguirà”, ha detto Marco Saraceno, Presidente dell'Anga, alla manifestazione svoltasi a Roma per festeggiare il mezzo secolo dell'organizzazione che riunisce i giovani agricoltori di Confagricoltura.
“Il compito che mi è stato affidato dai miei soci è quello di sottolineare come quanto fatto, ha rimarcato Saraceno, ci ha consentito di raccogliere la guida di un'associazione forte, libera, indipendente e sana come poche”.
I giovani agricoltori sono troppo pochi. “Sarebbe suicida dividersi ancora, è necessario costruire un percorso d'idee e di proposte su temi che riguardano l'agricoltura del futuro, dovremmo confrontarci coinvolgendo le nostre basi, scevri da precondizionamenti di casacca che nulla portano alla discussione”.
“Si dice sempre che la leadership è al servizio dei soci, io sono convinto che siamo fortunati a vivere una situazione privilegiata in Confagricoltura – continua Saraceno – dove il riferimento unico e solo della nostra attività associativa e sindacale rimane l'Impresa, quella vera fatta da Imprenditori protagonisti”.
Per un'impresa, specialmente se giovane, è fondamentale poter contare su politiche stabili e regole certe che consentano investimenti a medio e lungo termine. “E' necessaria a livello nazionale ed europeo una politica strutturale di sostegno alle imprese agricole giovani – mette in evidenza Saraceno – che resteranno sul territorio, integrate con esso, realizzando un'agricoltura competitiva e sostenibile, socialmente responsabile e sicura”:
“Il compito primario dell'agricoltore è la produzione alimentare, di qualità, da difendere nei marchi, nelle denominazioni e indicazioni di origine, ma non va sottovalutata nemmeno la produzione agricola non food, rifiutando aprioristicamente la ricerca e la sperimentazione degli OGM, conclude il presidente ANGA.
Il gruppo ANGA VENETO con il presidente di Treviso Diego Campigotto ed il socio Rudy Milani