Presidente Chiara Dossi imprenditrice agricola di Adria. Vicepresidenti le padovane Valentina Lorenzin e Catia Bolzonella
Contare di più in agricoltura, dimostrare le proprie competenze nei settori dove la presenza delle donne è ancora esigua, fare rete per crescere e sostenersi a vicenda. Sono gli obiettivi della neonata sezione veneta di Confagricoltura Donna, battezzata ufficialmente a Padova in un incontro al quale hanno partecipato imprenditrici agricole di tutto il Veneto.
Presidente è stata eletta la polesana Chiara Dossi, presidente della sezione cereali alimentari di Confagricoltura Veneto e titolare di un’azienda prevalentemente cerealicola ad Adria, in provincia di Rovigo. Le vicepresidenti sono le padovane Valentina Lorenzin, che conduce un agriturismo, e Catia Bolzonella, titolare di un’azienda vitivinicola sui Colli Euganei. A completare l’organigramma una giunta composta da otto imprenditrici agricole delle diverse province. L’obiettivo dichiarato di Confagricoltura Donna è favorire lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e delle pari opportunità nel settore agricolo, promuovendo la cultura d’impresa e valorizzando il ruolo etico, economico e sociale delle imprese condotte da donne.
“Da tempo era sentita l’esigenza di dare vita ad una sezione veneta di Confagricoltura Donna – sottolinea Chiara Dossi -. A dare l’input sono state Deborah Piovan, presidente nazionale della sezione proteoleaginose della confederazione, e Alessandra Da Porto, vicepresidente di Confagricoltura Padova, organizzando l’incontro dove è emerso il desiderio di fare rete e di essere prese maggiormente in considerazione. Nel mondo agricolo la presenza maschile è preponderante e anche nel passaggio generazionale le donne non godono del sostegno della parte maschile anziana, nonostante rappresentino spesso la parte più creativa e innovativa dell’azienda. C’è, insomma, una certa resistenza nel concederci spazio”.
In Veneto, secondo i dati Ismea 2024, le aziende agricole femminili sono 21.440, su un totale di 82.860. Una su quattro, quindi, è rosa. A crescere sono soprattutto le realtà condotte da giovani under 40, con un incremento del 5,4% rispetto al 2023. “In alcuni settori la rappresentanza femminile cresce in maniera costante, vedi l’agriturismo e il vitivinicolo – spiega Dossi -. In altri segna ancora una certa diffidenza, come nel comparto dei cereali o nell’allevamento. Dobbiamo, quindi, far sentire la nostra voce e dimostrare che possediamo capacità e competenze per destreggiarci in qualsiasi ambito. Sto prendendo anche contatto con le presidenti di altre realtà regionali di Confagricoltura Donna, per condividere iniziative, progetti e idee mirate a valorizzare e incentivare l’imprenditoria femminile”.