Cauto ottimismo tra i coltivatori dell’asparago di Badoere, che dal 2010 ha ottenuto il marchio IGP, presenti alla 47.ma mostra allestita il 1° maggio nella suggestiva piazza la “Rotonda” di Badoere.

I bei turioni di asparago bianco e verde IGP provenienti dal territorio compreso tra le province di Treviso, Padova e Venezia, ben confezionati nei loro mazzetti, del calibro 16/22 riescono a spuntare anche 6-7 euro al kg con la vendita diretta in azienda agricola.
La coltivazione di questo germoglio primaverile, originario dall’antico Egitto diffuso successivamente in tutta l’area mediterranea, inizialmente apprezzato come pianta medicinale, ha trovato un habitat vocato proprio in Veneto; in provincia di Treviso in particolare, i terreni di medio impasto-sabbioso collegati ai fiume Sile e Piave, adottando particolari pratiche agronomiche, permettono produzioni ad ettaro di media sui 70-80 quintali arrivando alle massime sui cento quintali.
Le apprezzate caratteristiche organolettiche ed un sapore unico degli asparagi bianchi di Cimadolmo IGP e asparago di Badoere IGP, hanno attualmente un potenziale commerciale interessante per il prodotto fresco, nonostante il breve periodo di disponibilità, considerando che quello bianco è quasi sconosciuto fuori dal Veneto, che i consumatori europei mangiano solo i turioni conservati ed in Europa soltanto in Francia esiste una IGP per questo ortaggio.

Galleria fotografica. Click sulle immagini per ingrandirle. Foto di Dino Masetto