Pubblichiamo di seguito la lettera del Presidente di Confagricoltura Veneto Guidalberto di Canossa al Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto Franco Manzato sul costo dell’acqua in agricoltura.
 

Caro Presidente,
fino a poco tempo fa e cioè negli anni 2007 e 2008, il costo dell’acqua utilizzata per l’irrigazione dei terreni e per l’abbeveraggio degli animali era, per quanto elevato, riconosciuto equo dagli imprenditori agricoli, che ritenevano doveroso che l’uso dell’acqua fosse razionalizzato ed il settore primario venisse responsabilizzato in merito.
 
Infatti, fino al 2008, gli aumenti dei canoni che la Regione stabiliva annualmente erano proporzionati all’inflazione reale e quindi accettati dagli agricoltori.
 
Ora, invece, nel pieno della crisi economica che ha colpito il settore primario, la Regione Veneto ha adottato una linea di comportamento contraddittoria: da un lato, infatti, si attiva lodevolmente per sostenere l’agricoltura colpita da una situazione di mercato di particolare pesantezza, prevedendo con legge, fra l’altro, un pacchetto di interventi mirati a sostegno delle imprese; dall’altro assume decisioni in contrasto con tale orientamento, raddoppiando (l’aumento è addirittura del .103% rispetto alle cifre del 2008) 1 canoni relativi all’uso agricolo dell’acqua.
 
Non va taciuto che gli agricoltori sono letteralmente indignati per la scelta adottata dalla Regione, che ha deciso un incremento inaccettabile del costo dell’acqua nel momento in cui le
imprese del settore primario sono in grave difficoltà per il crollo dei prezzi dei loro prodotti a fronte di costi di produzione in continuo aumento.
In conclusione, chiediamo che i canoni da pagare rimangano quelli del 2008 sia per il 2009 che per il 2010. Quando la crisi economica si sarà attenuata e i redditi delle imprese agricole non scenderanno più e riprenderanno un trend positivo, allora torneremo, ma questa volta tutti insieme e quindi anche con la partecipazione delle Associazioni agricole, a definire l’entità dei canoni idrici; eventualmente anche al rialzo, qualora se ne ravvisasse la necessità, ma secondo criteri di equilibrio e di buonsenso.
 
Cordialmente
 
Il Presidente
Guidalberto di Canossa
 
Venezia lì 16 ottobre 2009