Confagricoltura Treviso alla manifestazione di Bologna del 19 novembre 2008.
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“Noi: la terra. Noi: le imprese”. Con questo slogan sono scesi in piazza a Bologna, gli agricoltori provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Oltre 100.000 imprenditori agricoli hanno detto no ai nuovi oneri che graveranno sulle imprese, valutati in oltre 1 miliardo di euro.
A ciò si aggiungono i tagli al bilancio agricolo nazionale, inseriti nella Finanziaria 2009, che peseranno sul ministero delle Politiche agricole per quasi 500 milioni di euro. Una diminuzione del 25,6%, che si traduce in una minore capacità di intervento su numerosi capitoli di spesa e sul funzionamento della macchina amministrativa.
Nel 2009 – evidenzia l’Organizzazione agricola – mancheranno risorse importanti per il settore e aumenteranno fortemente gli oneri per le imprese, perché non è stata ancora rinnovata la fiscalizzazione per la montagna e le aree svantaggiate e non è stato rifinanziato il fondo di solidarietà nazionale. Un pacchetto di 500 milioni di euro.
“Non si tratta di politica, ma di tenuta della competitività, in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando – ha rimarcato il presidente della Confagricoltura -; soprattutto se si considera che tutti settori agricoli sono in difficoltà, dai cereali (con i prezzi medi calati del 40% e un aumento dei mezzi tecnici del 63%), all’olio di oliva (con il mercato fermo e i prezzi in discesa), dal vino, alla carne (con il crollo dei prezzi all’origine e la riduzione della mandria italiana)”.
Gli imprenditori agricoli reclamano oggi quanto promesso, affinché l’agricoltura italiana possa svilupparsi a vantaggio di tutti.
“Abbiamo apprezzato la volontà del governo di intervenire con misure specifiche anti recessione – ha aggiunto Vecchioni -. Ricordiamo però che ci sono anche le imprese agricole, che rappresentano l’economia reale del Paese, per le quali devono essere previsti adeguati interventi nell’ambito del decreto a cui il governo sta lavorando.”
“Ci sembrano motivi sufficienti – conclude il presidente Vecchioni – per raccogliere il malessere diffuso nelle campagne e renderlo esplicito nelle forme più opportune; anche con manifestazioni che sono sempre attuate nel rispetto della legalità e dei cittadini.”
La Confagricoltura Treviso, insieme alle altre Associazioni del Veneto ha aderito a questa importante manifestazione facendosi portavoce della protesta di tutti i suoi associati.

Galleria fotografica:
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Borsetto (a sinistra) e Bonaldi (a destra)  - fai click per ingrandire

 Fontanelli  - fai click per ingrandire

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