“Partiamo dall’Eima, la regina delle fiere della meccanizzazione, con la prima tappa del nostro Road show. Siamo uno dei Paesi UE con il più basso tasso di ricambio generazionale e la disoccupazione giovanile supera il 40%. Lo spazio per l’inserimento dei giovani in agricoltura c’è e noi abbiamo l’ambizione di affiancare l’aspirante agricoltore, o chi è già insediato, per aiutarlo a crescere professionalmente”. Lo ha detto Raffaele Maiorano, presidente dell’Anga, inaugurando a Bologna il tour nazionale a tappe, organizzato per presentare le opportunità che offre l’associazione.
L’Italia è un paese di aspiranti imprenditori e se in agricoltura ci sono solo 59.000 giovani aziende, pari al 7,2% del settore, a parere dei giovani di Confagricoltura, si può fare di più. L’Emilia Romagna rappresenta il 12% dell’agricoltura italiana e i giovani agricoltori sono solo il 3,6 del totale. Crescono, dal 2000, la superficie media aziendale, i capi allevati e il numero di occupati. “Le premesse ci sono tutte – continua Maiorano – per incrementare la crescita dell’imprenditorialità giovanile in agricoltura. Abbiamo avviato un piano d’azione totale fondato sull’informazione, sulla formazione e sull’elaborazione di proposte normative che possano rendere più attrattivo per i giovani il mondo agricolo”.
“Abbiamo lanciato – ha rimarcato il presidente nazionale Anga – Food made in, il primo portale dedicato all’eccellenza agroalimentare per presentare il meglio del cibo made in Italy; un percorso di rete (#filiereintelligenti) in partnership con i giovani di Federalimentare, il Cnr, il Miur, Unimed e Italia Camp per sviluppare un progetto che, partendo dall’avvicinamento ad Expo 2015, vada oltre. Insomma abbiamo messo l’agricoltura al centro. Noi giovani imprenditori abbiamo il dovere di essere ottimisti. Dalla crisi si esce con consapevolezza coraggio, determinazione, ma per crescere le imprese hanno bisogno di posizionarsi sul mercato”.