Come permettere la realizzazione di grandi opere viarie tutelando i propri associati: il commento del presidente di Confagricoltura Veneto Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi e i ringraziamenti dell’assessore Renato Chisso.
Confagricoltura Veneto, insieme alle altre associazioni agricole, ha ancora una volta dimostrato senso di responsabilità e realismo nel concertare con le pubbliche autorità e la ditta appaltatrice dei lavori un accordo in materia di espropri in grado di salvaguardare gli interessi degli agricoltori coinvolti e permettere così una rapida realizzazione di opere infrastrutturali necessarie a tutta la collettività.
E’ questo, in sintesi, il primo commento del presidente di Confagricoltura Veneto, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, dopo aver sottoscritto il nuovo accordo per gli espropri relativi alla realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta: un’arteria di cui si sono avviati i lavori in questi giorni e che, una volta conclusa, si estenderà da Spresiano (Tv) a Montecchio Maggiore (Vi), per 95 km.
Il nuovo accordo, che rivede in alcuni punti il precedente, si è reso necessario a seguito della sentenza della Corte costituzionale n.181/2011, che ha dichiarato, in buona sostanza, l’incostituzionalità del criterio del Valore Agricolo Medio (VAM) per il calcolo dell’indennità di esproprio, in quanto non in grado di esprimere il valore reale del bene.
Molto significative le dichiarazioni rilasciate nell’occasione dall’assessore Renato Chisso. Questi, nel firmare l’accordo insieme con il Commissario straordinario per l’emergenza Pedemontana e la ditta appaltatrice dei lavori, ha ringraziato le associazioni agricole, che, nel perseguire giustamente l’interesse dei propri associati, sono state determinanti, ha detto, nel trovare un “punto di equilibrio” in grado di soddisfare tutti i soggetti coinvolti nell’operazione Pedemontana.
Una ulteriore conferma, ha concluso Giangiacomo Bonaldi, della visione ampia e moderna con cui Confagricoltura Veneto sa esercitare il proprio ruolo sindacale, sapendo coniugare la ferma tutela degli interessi degli associati con scelte che appaiono indispensabili per lo sviluppo sociale e civile della nostra regione.