Ricordiamo che entro il 30 giugno dovrà essere versato il saldo per l’anno 2019 e la prima rata di acconto per il 2020 delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi. Le imposte possono essere versate anche entro il 30 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%. E’ possibile inoltre versare a rate mensili; i versamenti devono comunque concludersi entro il mese di novembre. La dichiarazione va poi trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre 2020.

Per quanto riguarda il modello di pagamento F24, ricordiamo che solo i soggetti non titolari di Partita IVA possono ancora presentarlo in forma cartacea, in assenza di compensazione, presso le banche o uffici postali; nel caso in cui siano esposte compensazioni con crediti tributari, vanno obbligatoriamente utilizzati i canali Entratel o Fisconline.

Come già per l’anno scorso, i redditi dominicali ed agrari non sono soggetti ad Irpef, per coltivatori diretti e IAP iscritti alla previdenza agricola.

LE NOVITA’ DI QUEST’ANNO

Nel caso in cui il contribuente decida di destinare la quota dell’8 per mille allo Stato, è possibile decidere anche una specifica finalità tra 5 possibili opzioni (fame nel mondo, calamità, edilizia scolastica, assistenza ai rifugiati, beni culturali).

Sono considerati a carico:

–           i figli di età non superiore ai 24 anni, con reddito complessivo pari / inferiore a € 4.000 al lordo degli oneri deducibili;

–           la moglie o i figli di età superiore a 24 anni, con reddito complessivo pari / inferiore a € 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili.

Non sono più detraibili le spese per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali; il limite di detraibilità delle spese di istruzione non universitaria è stato elevato a 800 euro (in precedenza era 786 euro)