Si comunica che con la DGR 25 novembre 2016, n. 1835, sono stati approvati il “Terzo Programma d’Azione per le Zone Vulnerabili ai nitrati” del Veneto e, contestualmente, il riordino della disciplina dell’uso agronomico degli effluenti di allevamento, del digestato e dei fertilizzanti azotati anche per il restante territorio regionale.

Il testo della delibera e tutti i documenti approvati sono reperibili all’indirizzo seguente:

http://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/direttiva-nitrati

Le nuove disposizioni entrano in vigore dalla data di pubblicazione nel BUR del Veneto.

Si informa inoltre che è stato attivato il nuovo bollettino elaborato dal Centro Meteorologico di ARPAV di Teolo, che indica le giornate idonee allo spandimento degli effluenti nel periodo compreso tra novembre e febbraio, in conformità alle nuove disposizioni nazionali e regionali. Il bollettino “Agrometeo Nitrati” è pubblicato sul sito di ARPA del Veneto, al seguente indirizzo:

http://www.arpa.veneto.it/bollettini/meteo/radar/nitrati.htm

Si segnala in particolare di porre attenzione alle ZONE ORDINARIE, poichè sono variate le epoche di divieto di spargimento.

Nello specifico la data del 15 dicembre come inizio divieto spargimento liquami è stata ANTICIPATA AL 1° DICEMBRE con conclusione al 31/01.

Per i letami non è stato variato il divieto temporale.

tabella

Altra novità riguarda la possibilità di visionare sul sito di ARPAV le giornate idonee allo spandimento degli effluenti non palabili nel periodo compreso tra novembre e febbraio.

SECONDO LA NUOVA NORMATIVA, arpav può, A SECONDA DELLE CONDIZIONI METEO, concedere ALCUNI GIORNI PER LO SPANDIMENTO DI LIQUAMI, MATERIALI ASSIMILATI E ACQUE REFLUE NEL PERIODO DEFINITO “DI DIVIETO NON CONTINUATIVO” (novembre – febbraio).
Per le zone vulnerabili ai nitrati il periodo di divieto continuativo, in cui non è ammesso nessun tipo di spandimento, neanche  in presenza di buone condizioni meteorologiche, decorre invece dal 03/12 per una durata di 60 giorni.

Restano confermati i divieti di spandimento nelle condizioni di terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, saturi d’acqua o con frane in atto.”