L’intervento del presidente Giangiacomo Bonaldi in occasione dell’incontro sul PSR 2014-2020

Giangiacomo Bonaldi Presidente di Confagricoltura Veneto
Giangiacomo Bonaldi

Al presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, e ai presidenti dei gruppi politici rappresentati in Consiglio regionale, riuniti nell’agriturismo Ormesani di Marcon (Ve) per ascoltare le proposte delle associazioni regionali agricole sul prossimo PSR, il presidente di Confagricoltura Veneto Giangiacomo Bonaldi ha rivolto brevi ma significative parole.
Ha ricordato che l’agricoltura sta attraversando un passaggio cruciale, segnato da grandi cambiamenti e da un’occasione che non può essere persa, quella della nuova programmazione per lo sviluppo rurale, che deve servire al settore primario per diventare più competitivo. In proposito, ha affermato Bonaldi, uno sforzo notevole è stato compiuto dalle associazioni di categoria, che si sono presentate unite al confronto prima con la Giunta regionale, nella persona dell’assessore Manzato, ed ora con il Consiglio regionale, cui spetta il compito di discutere ed approvare il nuovo PSR; tutte le associazioni concordi hanno chiesto di rinunciare alle dispersione delle risorse a favore di una spesa concentrata su alcune misure strategiche: una scelta impegnativa, perché destinata a scontentare sicuramente qualcuno, ma indispensabile per il bene di tutto il settore.
Ma anche le imprese agricole, ha ricordato il presidente di Confagricoltura Veneto, sono pronte a collaborare alla realizzazione di questa nuova concezione dello sviluppo rurale: concentrare le risorse sugli investimenti, infatti, significa chiamare in causa la responsabilità e l’iniziativa delle aziende, così come per sfruttare al meglio la nuova chance rappresentata dall’introduzione dell’intervento in conto interessi in aggiunta a quello tradizionale in conto capitale.
Al Consiglio regionale, quindi, ha concluso il presidente di Confagricoltura Veneto, chiediamo che non voglia disperdere questa convergenza di azioni e di impegni posta in essere dalle associazioni di categoria e da tutto il mondo imprenditoriale agricolo, ma intenda invece valorizzarla sostenendola sul piano politico.