Con lo scopo di aumentare le produzioni la Commissione europea ha dato il via libera alla sospensione della rotazione annuale obbligatoria dei seminativi prevista dalla nuova PAC 2023 – 2027 e alla possibilità di coltivare i terreni lasciati a riposo (4% della superficie per le aziende che hanno più di 10 ettari di SAU.

La deroga è limitata alla prossima campagna e, per quanto riguarda le superfici a riposo, sono escluse dalla coltivazione mais e soia, in quanto produzioni con destinazione zootecnica.

Una scelta richiesta e quindi attesa, anche se non condividiamo le limitazioni introdotte. In una fase storica segnata dall’incremento dei prezzi energetici e dei fertilizzanti, gli agricoltori potranno mettere a coltura almeno tre milioni di ettari aggiuntivi negli Stati membri dell’Unione Europea, di cui circa 200 mila solo in Italia, compensando la dipendenza dalle importazioni cerealicole per la copertura del fabbisogno interno, aumentata sensibilmente con il periodo di siccità in atto (circa il 30% delle produzioni nazionali).