Tra gli operatori desta preoccupazione un nuovo caso di PSA sui cinghiali rinvenuto a Mombaruzzo in provincia di Asti. Si tratta del primo caso in questa provincia.

Salgono così a 1.207 i casi positivi riscontrati nella popolazione selvatica delle Regioni Liguria e Piemonte, dopo i primi episodi di oltre due anni fa. In Liguria il totale dei casi sale così a 638 e in Piemonte a 568, coinvolgendo nell’insieme 128 comuni. Vincenzo Caputo, commissario straordinario alla peste suina africana, intervenendo in Commissione Agricoltura alla Camera ha evidenziato le responsabilità delle importazioni nella diffusione del virus.

Su prodotti falsamente etichettati, provenienti dall’Est Europa e dalla Cina, i servizi veterinari hanno verificato la presenza del virus. Questo spiega anche come il virus si sia presentato con focolai fra loro a grande distanza, come nei casi di Roma o di Reggio Calabria. Il Ministero della Salute ha perciò disposto controlli coordinati a livello nazionale per verificare la presenza presso gli esercizi di vendita di prodotti etnici di alimenti non in regola. Servirà comunque tempo per sconfiggere il virus della peste suina africana. A detta del commissario Caputo saranno necessari almeno cinque anni per vedere risultati efficaci.