Prende il via il Piano del veneto di ristrutturazione e riconversione dei vigneti per il 2013, con una dotazione complessiva di quasi 12 milionidi Euro, in prima battuta, per la liquidazione delle istanze che saranno ammesse ai benefici. La Giunta veneta lo ha infatti definitivamente approvato l’11 febbraio 2013, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura, dopo aver acquisito il parere positivo, con la proposta di alcune modifiche, della Quarta Commissione del Consiglio regionale.

Il termine di scadenza per la  presentazione delle domande è lunedì 8 aprile 2013.

Spetta ad AVEPA la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti relativi all’attuazione del Piano in questa sua quinta annualità, inclusa l’adozione della modulistica per la presentazione delle istanze e della rendicontazione dei lavori.
Il nuovo Piano regionale di riconversione e di ristrutturazione viticola – ha sottolineato l’assessore – è la logica evoluzione dei precedenti e ha tenuto conto dell’esperienza sinora maturata, adeguandosi alle nuove e più stringenti esigenze del settore. I risultati ottenuti nelle precedenti annualità, infatti, sono stati estremamente interessanti, con un progressivo adeguamento dell’offerta delle produzioni enologiche ai mutamenti dei gusti dei consumatori e l’impostazione di modelli viticoli (sesti d’impianto e forme di allevamento) funzionali ad un miglioramento qualitativo delle produzioni e lavorazioni più economiche. Il Veneto – ha concluso –  ha saputo inoltre dimostrare un’alta capacità di spesa, sempre superiore a quelle che erano le risorse assegnate in sede ministeriale. In modo particolare, il pagamento del premio forfettario anticipato e la gestione delle domande tramite il Sistema informativo di AVEPA (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) hanno consentito di erogare alle aziende beneficiarie gli importi dovuti con tempestività, e di soddisfare le ulteriori richieste eccedenti la somma inizialmente messa a disposizione, in relazione alle economie che si sono rese disponibili in sede nazionale. Nella campagna passata 2011-2012, per esempio, è stato erogato un importo complessivo di ben 28.831.885 euro, a fronte di una assegnazione iniziale di soli 10.892.527 euro.


livello  di sostegno per ettaro è così stabilito:

INIZIATIVE CHE PREVEDONO


 


Sylvoz


importo €


Cordone libero


importo €


Altre forme allevamento


importo €


 


1.


 


Sia le opere di estirpazione sia di reimpianto;


 


10.500,00


 


9.500,00


 


12.350,00


 


2.


 


La realizzazione delle sole opere di reimpianto in quanto il richiedente ha già provveduto all’estirpazione delle viti (in questo caso AVEPA, per determinare ciò, fa riferimento alla data dichiarata nella comunicazione di fine lavori di estirpazione delle viti);


 


9.500,00


 


8.500,00


 


11.050,00


 


3.


 


Opere realizzate utilizzando diritti di reimpianto acquisiti, diritti di impianto prelevati dalla riserva, diritti reimpianto anticipato;


 


8.500,00


 


7.500,00


 


9.750,00


 


4.1.


 


La riconversione mediante sovrainnesto;


 


2.000,00


 


1.500,00


 


3.000,00


 


4.2.


 


La riconversione mediante sovrainnesto e adattamento della forma di allevamento;


 


7.500,00


 


4.4.


 


La riconversione (sostituzione totale piante) mantenendo inalterata la struttura (palificazioni, ferri, ecc.) già esistente;


 


3.000,00


 


5.1


 


Sia le opere per la realizzazione dell’impianto viticolo, sia la contestuale realizzazione di operazioni idraulico-agrarie in terreni con pendenze superiori al 30%, oppure ad altitudini superiori a 500 m. s.l.m. (ad esclusione delle aree in altipiano);


 


17.500,00


 


5.2


 


Sia le opere per la realizzazione dell’impianto viticolo, sia la contestuale realizzazione o recupero di terrazzamenti, con o senza muri di sostegno a secco;


 


17.500,00


 


5.3


 


Sia le opere per la realizzazione dell’impianto viticolo sia la sistemazione idraulica agraria del suolo nelle isole della laguna veneta;


 


17.500,00


 



I livelli di aiuto di cui sopra sono compatibili con i limiti posti dall’art. 103 octodecies, par. 6, del regolamento (CE) n. 1234/2007, che stabilisce che il sostegno erogato non può superare il 50% dei costi effettivi di ristrutturazione e riconversione.
Rispetto agli anni scorsi è presente la novità relativa alla sistemazione idraulica e ai terrazzamenti.
Tale livello di aiuti è concesso al conduttore che realizza opere idraulico-agrarie per mettere a dimora le viti in terreni:
  – la cui superficie presenta una pendenza superiore al 30% e/o una altitudine superiore ai 500 metri s.l.m. ad esclusione però delle superfici poste in altopiano;
  – sistemati su terrazze e gradoni.
Qualora l’intervento richieda la realizzazione (o il recupero) di opere di sostegno (muri a secco, “marogne”, o altri interventi similari) o di raccordo è fatto obbligo l’utilizzo di materiale lapideo di origine naturale. Nella ristrutturazione o recupero di muratura a secco preesistente è fatto obbligo l’utilizzo di idoneo materiale lapideo simile a quello preesistente. Le opere in ogni caso dovranno rispettare le tipologie di muratura tradizionalmente presenti nel territorio.
Sono elegibili le spese sostenute dal giorno successivo alla protocollazione della domanda.
Tutti gli interessati sono invitati a contattare gli uffici di Confagricoltura Treviso.