L’assessore: “Il settore vitivinicolo va difeso e promosso, ma dev’essere sostenibile”
Fidora, viticoltori: “Qualità e governo dell’offerta per continuare il trend positivo”
Marchesini: “Veneto prima regione vitivinicola con oltre 10 milioni di ettolitri”

convegno 2La giunta regionale licenzierà entro agosto un regolamento sull’uso dei fitofarmaci e degli erbicidi in agricoltura. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan nel convegno “Doc Prosecco – Prospettive di mercato e di sviluppo”, che si è svolto il 26 luglio all’hotel Crowne Plaza di Padova.
“L’uso dei fitofarmaci è indispensabile – ha chiarito Pan -. Il settore vitivinicolo del Veneto è il traino della nostra economia e va promosso e difeso in tutti i modi. Bisogna però introdurre nuovi sistemi che possano aiutare a raggiungere la sostenibilità della coltivazione e del prodotto. Proprio oggi (ieri, ndr) ho portato in giunta un regolamento che punta a normare l’utilizzo dei fitofarmaci e di alcuni erbicidi. Lo stiamo discutendo in questi giorni perché anche noi ci stiamo rendendo conto che si tratta di una sfida importante, che serve a dare tranquillità e sicurezza ai cittadini che vivono vicino agli impianti di vigneto”.
L’assessore ha annunciato anche che ci sono buone speranze perché la nuova doc “Pinot grigio delle Venezie” riesca ad andare in porto entro la vendemmia 2016: “Qualcosa si sta muovendo in maniera importante e potremmo farcela, nonostante gli innumerevoli ostacoli che abbiamo trovato sul nostro cammino. Sarà una doc importante come quella del Prosecco, ci darà grandi soddisfazioni e porterà la viticoltura veneta a potenziare la propria leadership sul mercato nazionale e internazionale”.
Al convegno, promosso da Confagricoltura Veneto, erano presenti Lorenzo Fidora, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Padova, Stefano Zanette, presidente del consorzio di tutela Prosecco Doc, Alberto Zannol Alessandra Muffato, del settore Competitività Sistemi Agroalimentari Regione Veneto e Christian Marchesini, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Veneto.
Lorenzo Fidora, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Padova, ha chiarito che la sostenibilità sarà uno dei passaggi chiave per garantire la continuazione del momento felice che sta vivendo il settore vitivinicolo: “In questi anni .si è riusciti a ristrutturare i vecchi vigneti, creando reddito e occupazione – ha sottolineato -. La domanda che ci si pone adesso è come proseguire questo sviluppo. Sostenibilità, qualità, aggregazione dei produttori e governo dell’offerta potranno garantire un trend positivo del settore vitivinicolo veneto. Un forte segnale è stato dato dalla Regione con il bando di ampliamento della superficie a Doc Prosecco, di 3000 nuovi ettari, che premia il biologico. L’attenzione verso l’ambiente è condivisa dai consorzi di tutela Doc Prosecco e Valpolicella, che stanno sensibilizzando i propri soci”. In merito al fenomeno Prosecco, ha messo in guardia sul rischio che l’assalto alle barbatelle possa inflazionare il mercato: “Negli ultimi anni i viticoltori veneti sono riusciti a rispondere in modo appropriato alla grande domanda di bollicine, compiendo investimenti importanti che sono riusciti a soddisfare la veloce crescita del mercato – ha fatto presente -. Il consorzio di tutela, con la Regione, ha provveduto a governare l’aumento delle superfici con il blocco dei nuovi impianti, al fine di tutelare le uve e il vino. In considerazione della crescita della domanda, si è ritenuto ora di ampliare la superficie con l’ultimo bando da tremila ettari. Noi diciamo: è corretto che l’agricoltura si espanda, ma il vino non deve diventare l’ancora di salvezza di altri settori, perché si corre il rischio di far colare a picco il sistema. Il mercato va regolamentato per non lasciarlo allo sbando e per garantire qualità ed eccellenza, motori dello sviluppo”.
Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto, ha rimarcato come il 2016 sia un anno estremamente importante per le tante novità nel comparto vitivinicolo.: “I dati sul passaggio storico dai diritti alle autorizzazioni, con 34.600 ettari richiesti dai produttori veneti sui 66 mila nazionali, dimostrano che c’è una grande volontà di investire in questo settore, che ha dato spunti interessanti e redditività importanti – ha detto -. Credo che ora sia necessario che la regione Veneto adotti una politica agraria di spessore e di qualità per far sì che questo trend positivo del sistema veneto continui nel tempo. Dobbiamo guardare alla Germania e alla Spagna, dove i grandi produttori hanno chiesto e ottenuto un sistema con priorità per i giovani e l’ambiente per aumentare la qualità del prodotto e far crescere piccole e medie imprese”. Il Veneto è la prima regione vitivinicola con oltre 10 milioni di ettolitri, con le doc più importanti e una superficie vitata di oltre 80 mila ettari: “I due poli veneti, veronese e trevigiano, hanno tirato la volata e adesso col Prosecco si apre la partita per nuove province. Senza dimenticare il Pinot Grigio, che potrebbe diventare interessante con la Doc che è l’unico modo per garantire la redditività al sistema agricolo”.
I dati di crescita del Prosecco snocciolati da Stefano Zanette, presidente del consorzio di tutela Prosecco doc, sono impressionanti e la dicono lunga sulle possibilità di un’ulteriore espansione delle bollicine: il mercato è passato dai 945 mila ettolitri del 2009 ai 3.400.000 ettolitri del 2015 con un’impennata del 260 per cento, con l’uva schizzata da 55 euro al quintale a 110 e la produzione lorda vendibile da 9.900 a 19.800 euro. “Gli studi del centro di ricerca Cirve di Padova e di Nonisma prevedono una crescita del mercato degli spumanti del 5,7-5,9 per cento annuo nei prossimi dieci anni – ha spiegato Zanette -. Per la vendemmia 2016 potremmo arrivare ad un potenziale di 3.786 mila ettolitri, equivalenti a 603 milioni di bottiglie. Alla luce di questi dati la preoccupazione degli operatori è per un possibile incremento del prezzo, che sarebbe devastante. Perciò con tutti gli attori del sistema stiamo portando avanti un ragionamento per dare continuità al valore. Il prezzo dell’anno in corso deve essere il punto di partenza per dare continuità nei prossimi cinque anni, dando la possibilità all’intera filiera di operare in modo corretto. A giorni ci auguriamo di trovare la quadra, certi che solo in questo modo daremo un futuro certo alla denominazione Prosecco doc, perché ci darà gli strumenti giusti per andare a governare e mantenere in equilibrio domanda e offerta”.
Alberto Zannol Alessandra Muffato, del settore Competitività Sistemi Agroalimentari Regione Veneto, hanno annunciato che il bando per l’assegnazione dei nuovi 3000 ettari di superficie a Doc Prosecco vedrà una proroga dei termini, come hanno chiesto le organizzazioni agricole: le domande riapriranno dal 15 al 30 settembre. “La Regione Veneto si sta impegnando per dare una partecipazione attiva rispetto all’impegno messo in campo dal settore vitivinicolo – hanno detto -. Molte le delibere attivate, non ultima quella sullo sblocco della Glera e una serie di proroghe chieste dalle associazioni”.