Il 20 agosto, sul "Gazzettino" di Treviso, è stato pubblicato un articolo che riporta i risultati dell’indagine svolta dalla Uls 7, relativa alla presenza di fitosanitari nelle zone del Prosecco. I risultati hanno evidenziato dei valori di «evidente rassicurazione scientifica».

In sintesi i valori dei fitofarmaci riscontrati nelle 400 persone monitorate in otto comuni del Prosecco Docg (Farra di Soligo, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Susegana, Vittorio Veneto, Cison di Valmarino e Follina), non destano preoccupazioni.

Lo studio ha indagato i livelli e i fattori di esposizione ai ditiocarbammati (fungicidi sintetici usati comunemente nella coltivazione della vite) negli abitanti delle zone viticole dell’Usl 7 e ha evidenziato che nel 53% degli esaminati il valore di etilentiourea (indicatore dell’assorbirnento dei diotiocarbammati, abbreviato in Etu) è stato talmente basso da non essere nemmeno rilevabile in laboratorio. Nell’altro 47% i livelli di Etu sono molto simili a quelli emersi da studi realizzati in passato su residenti in grandi citta italiane a bassa o bassissima vocazione viticola come Pavia, Torino, Trento e Verona.

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