Questa volta il tradizionale appuntamento promosso da Agriturist Veneto con la denominazione "A tavola con l’agriturismo d’autore", tenutosi nell’ospitale Riseria Roncarà di Erbè (Vr), non è servito soltanto a celebrare le delizie dell’enogastronomia agricola veneta e il livello da essa raggiunto in termini di qualità, varietà e tipicità, ma anche a lanciare una proposta tanto impegnativa quanto lungimirante: quella di mettere a confronto due realtà, quella agrituristica e quella dell’offerta turistica ordinaria, spesso divise da punti di vista troppo diversi per risultare conciliabili.
Nel convegno, moderato brillantemente dal giornalista Mario Puliero, si è potuto parlare con pacatezza di ciò che divide ma anche di ciò che può unire i due mondi.
E’ intervenuto il Presidente degli albergatori di Confcommercio Verona, Oliviero Fiorini che ha sottolineato che, se gli agriturismi non pretendono di diventare talmente grandi da fare concorrenza agli alberghi, la collaborazione fra i due mondi non solo è possibile ma anche auspicabile nell’impegno comune di valorizzare turisticamente il territorio ognuno secondo le proprie specificità.
Il Presidente di Agriturist Verona, Giacomo Murari Brà, ha ricordato come ciò che conta nell’attività agrituristica sia la capacità di rappresentare e valorizzare le attrattive offerte dal mondo agricolo, mentre Sergio Bucci, Direttore di Confagricoltura Veneto, ha sottolineato che albergatori e agriturismi possono convivere anche perché si rivolgono ad utenze diverse. Ha precisato, altresì, che alcuni eccessi che si sono verificati in passato nell’offerta agrituristica rappresentano casi isolati di solito privi di un’associazione professionale di riferimento.
I presidenti di Confagricoltura Veneto, Guidalberto di Canossa, e di Agriturist Veneto, Alberto Sartori, nei loro interventi hanno evidenziato ulteriori aspetti del rapporto, ancora tutto da costruire, fra albergatori e operatori agrituristici, sottolineando, altresì, come dalla nuova legge, in discussione nella Commissione agricoltura del Consiglio regionale, ci si aspetta un ulteriore contributo di chiarezza nell’interesse di entrambe le categorie.
Come ogni anno alla fine dei lavori è seguita la tradizionale degustazione dei piatti e dei vini preparati ed offerti dagli operatori agrituristici, ulteriore momento di confronto tra addetti al settore unito alla peculiare “ospitalità” agrituristica.
Prossimo appuntamento nel 2010, forse con la nuova legge sul tavolo?