Obbligo di trasmissione al GSE della documentazione antimafia da parte dei produttori di energia che ricevono incentivi pubblici per un importo superiore a € 150.000,00 (calcolato sull’intera durata del periodo incentivante).

I soggetti che ricevono dal GSE incentivi pubblici, ad esempio per la produzione di energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica, biocarburanti, per un importo superiore ai 150.000 euro, calcolato sull’intera durata del periodo incentivante, sono tenuti alla compilazione e trasmissione al GSE del Modello Dichiarazione Antimafia (allegato in fondo alla pagina) entro 60 giorni dal ricevimento della relativa richiesta (le comunicazioni sono state inviate dal GSE ai produttori tramite e-mail nei primi giorni del mese di giugno).
Il modello, che contiene in particolare, la Dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla camera di commercio (All. 1) e la Dichiarazione sostitutiva familiari conviventi (All. 2), consentirà al GSE di acquisire d’ufficio, tramite le Prefetture, l’Informativa antimafia degli operatori.
Gli operatori che percepiscono incentivi per importi inferiori, sono comunque tenuti alla trasmissione della “Dichiarazione di Esonero” allegata al Modello Dichiarazione antimafia.
Si evidenzia che in caso di mancata trasmissione della documentazione di cui sopra, il GSE procederà alla sospensione dei contributi.
Le dichiarazioni, opportunamente firmate e corredate da copia dei documenti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, dovranno essere trasmesse esclusivamente tramite l’apposita sezione del portale GWA – Gestione Web Access (https://applicazioni.gse.it/GWA_UI/) denominata “Documentazione Antimafia” che consente agli operatori di scaricare i modelli delle dichiarazioni da compilare.
Si segnala che le informazioni richieste nel Modello sono relative alla posizione degli operatori in camera di commercio (visura aggiornata CCIA), ai familiari conviventi (carta d’identità e Codice fiscale) ed al numero identificativo dell’impianto/i gestiti dall’operatore.
Nel caso poi di impianti incentivati mediante tariffa onnicomprensiva (ad es. impianti fotovoltaici in V conto energia,  impianti a biomassa e biogas, ecc.), poiché la stessa è comprensiva sia dell’incentivo che della valorizzazione dell’energia, ai fini della determinazione della soglia di 150.000 euro, la componente energia va decurtata. A tale fine si suggerisce di utilizzare un valore medio del prezzo di ritiro dell’energia operato dal GSE nel periodo di esercizio (ragionevolmente si può utilizzare un valore pari a 60 €/MWh).
Si segnala infine che sono disponibili maggiori approfondimenti all’indirizzo http://www.gse.it/it/EnergiaFacile/faq/Antimafia/Pagine/default.aspx e che è possibile contattare il numero verde del GSE (800.89.69.79) o inviare una e-mail all’indirizzo  documentazioneantimafia@cc.gse.it.

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