A questo LINK è possibile visualizzare il comunicato stampa e le foto dell’incontro tenutosi il 2 agosto tra Agrinsieme Veneto e l’Assessore all’Agricoltura Franco Manzato
Oltre 800 persone hanno partecipato all’incontro di Agrinsieme Veneto, “L’agricoltura che vogliamo! Una proposta efficace per l’economia Veneta”, che si è svolto a Padova.
Molte le autorità presenti, dall’assessore regionale all’Agricoltura Manzato, al presidente della Comagri del Parlamento europeo De Castro. Sono intervenuti anche il presidente ed il direttore generale di Confagricoltura Guidi e Mastrobuono, il presidente di Confcooperative Gardini (per Alleanze Cooperative), il vicepresidente di Cia Scanavino.
"Agrinsieme – ha posto in evidenza il presidente della Confagricoltura regionale Gallarati Scotti Bonaldi – si rafforza con le intese territoriali che danno seguito a quella nazionale. In Veneto si contano 3 milioni di giornate lavorative all’anno. Agrinsieme rappresenta una realtà imprenditoriale importante che significa economia, occupazione". Nell’occasione il presidente regionale di Confagricoltura ha anche chiesto provocatoriamente se in questa occasione i politici regionali presenti si sentissero a casa loro! Bonaldi ha concluso, affermando che al centro di tutto deve sempre esserci l’impresa e l’associazione di rappresentanza, Agrinsieme in primis, deve essere sempre funzionale alle esigenze dell’imprenditore agricolo e non viceversa.
Di forte impatto l’intervento del presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Giardini che ha riaffermato la centralitá del settore agroalimentare italiano attraverso l’aggregazione di oltre 5100 cooperative agroalimentari che traformano il prodotto di 720.000 soci. " Con l’esportazione dei nostri pregiatissimi prodotti agroalimentari – ha concluso Gardini – riusciamo a dare una mano concreta al nostro Paese e non certamente attraverso le politiche del Km zero!"
"La politica – ha detto Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, nel suo intervento – deve rimettersi in gioco, come ha fatto il mondo della rappresentanza agricola dando vita ad Agrinsieme. Il sodalizio è una scelta di concretezza; altrettanta concretezza deve dare la politica". Qual è il Paese che vogliamo?", si è chiesto il presidente di Confagricoltura, parafrasando il titolo dell’incontro. "Un Paese migliore, che dia competitività alle sue imprese, come fanno, ad esempio, Francia e Germania. Il Paese che vogliamo è quello che crede nella formazione, nella ricerca, nell’innovazione per produrre meglio". Occorre, ad avviso di Guidi, "smontare, analizzare e ricostruire il mondo politico, cambiare il titolo V della Costituzione. Ed occorre attivare un sistema amministrativo che, finalmente, sia amico delle imprese e non che le contrasti con rigidità e burocrazia".
Nell’atteso intervento finale Paolo De Castro presidente della commissione agricoltura del parlamento europeo, dopo aver descritto e rappresentato la fase in cui si trova la trattativa europea sulla futura politica comunitaria ha evidenziato l’inadeguatezza storica delle proposte della commissione soprattutto in materia di greening in un mondo che ha fame di alimenti. De Castro, ribadendo l’importanza di Agrinsieme, ha colto l’occasione per evidenziare quanto diverso sarebbe il peso dell’agricoltura italiana in ambito europeo se ci presentassimo uniti.
Ha concluso i lavori il vicepresidente della CIA Scanavino chiedendo a tutte le forze politiche presenti di tenere conto in futuro del valore di questa assemblea che ha riunito tante forze imprenditoriali capaci e desiderose di produrre reddito e di rimanere attivamente sul mercato con idee innovative e reali logiche di aggregazione imprenditoriale.
Alcune foto del convegno