La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo (Comagri) ha approvato una proposta di revisione della Direttiva sulle emissioni industriali che, se accolta dagli altri organi dell’U.E., esclude gli allevamenti bovini dall’assoggettamento alle procedure restrittive previste dalla norma e mantiene lo stato attuale per suini e avicoli. Ora il voto passerà in commissione Ambiente.
Sono state accolte le richieste di Confagricoltura a difesa del comparto zootecnico, escludendo gli allevamenti bovini dagli obblighi derivanti dalla Direttiva sulle emissioni industriali, ed eliminando ogni ulteriore aggravio per gli allevatori di suini e pollame.
Confagricoltura ha seguito il dossier da vicino, lavorando insieme al Parlamento europeo e al Copa Cogeca, evidenziando l’insostenibilità dell’applicazione della direttiva sugli allevamenti, già fortemente provati da molte difficoltà che rischiano di compromettere irreversibilmente la produttività delle imprese agricole italiane.
Riteniamo assurdo ed infondato paragonare gli allevamenti alle attività industriali, dal momento che c’è un impegno forte da parte del mondo zootecnico nel dare una risposta ad una sempre maggiore richiesta di attenzione verso l’ambiente, che vede l’Italia primeggiare sul fronte delle tecnologie innovative e della sostenibilità, come peraltro dimostrano i risultati ottenuti rispetto alle emissioni di ammoniaca e gas serra che, negli ultimi 30 anni, si sono ridotte rispettivamente del 24% e 12% secondo i dati dell’ISPRA).