Il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso la Ue (Coreper), non ha ancora assunto una decisione sulla proposta di regolamento per la proroga, fino a giugno 2025, della sospensione dei dazi e dei contingenti sui prodotti agroalimentari dell’Ucraina destinati al mercato dell’Unione.
L’intesa provvisoria raggiunta nei giorni scorsi, a conclusione del trilogo con il Parlamento europeo, non è stata ratificata dal Coreper per la mancanza della maggioranza. L’intesa prevede il freno di emergenza (cioè il ripristino dei dazi ordinari) in presenza di un quantitativo di importazioni superiore alla media del periodo 2022-2023 per una lista di prodotti sensibili composta da pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele.
L’accordo è stato ritenuto insufficiente da alcuni stati membri (Polonia e Francia per primi) che hanno chiesto di inserire il grano tra i prodotti sensibili e di includere il 2021 nel periodo di riferimento. In tale anno le importazioni dall’Ucraina erano infatti ordinarie e non soggette alla crescita dei flussi dovuti alla guerra. La proposta di compromesso sarà discussa dalla commissione per il Commercio internazionale dell’Europarlamento che si riunirà per l’ultima volta il 9 aprile. Successivamente dovrà esprimersi il Parlamento europeo, il quale concluderà la propria attività il 21 e 22 aprile. Senza un accordo sulla proroga ritornerebbero i dazi ordinari sulle importazioni dall’Ucraina verso la Ue.