SÌ AI MARCHI, SE DIVENTANO BUSINESS
Dalla VII^ edizione di “A tavola con l’agriturismo d’autore”, promossa da Agriturist Veneto, un messaggio chiaro sugli obiettivi che devono perseguire le politiche della qualità nell’agroalimentare

Sì ai marchi di qualità, ma…Questo il leitmotiv che ha caratterizzato, seppure da angolazioni diverse, gli interventi che si sono succeduti nel corso del convegno che ha preceduto la manifestazione enogastronomica di “A tavola con l’agriturismo d’autore”: la vetrina della migliore cucina rurale che Agriturist Veneto, questa volta in collaborazione con Confagricoltura e Agriturist Treviso, ha voluto portare per la settima volta all’attenzione generale. Quindi marchi di qualità, sì, ma a condizione che ne derivi un reddito per l’agricoltore; che l’impegno anche economico per adeguarsi ai disciplinari sia remunerato.
Mara Manente, studiosa di economia del turismo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha espresso questo concetto parlando di competitività, rappresentata dalla sintesi fra qualità del prodotto, efficienza di chi lo produce, differenziazione percepita, perché non ci si può più permettere di essere uguali agli altri. In questo modo, ha concluso, si può tenere il prezzo a livelli adeguati. Click QUI per scaricare la relazione.
E’ andato direttamente sul bersaglio, invece, l’economista agrario Ermanno Comegna. Questi ha ricordato che i problemi che si incontrano nella politica della qualità sono due: il consumatore non percepisce ciò che il marchio vuole garantire; spesso il produttore non ottiene un vantaggio concreto dalla partecipazione ai sistemi qualità, per cui subisce controlli e carichi burocratici non compensati da adeguati vantaggi. Il marchio deve essere un business, ha detto, non un fatto affettivo. Click QUI per scaricare la relazione.
Il sociologo Ulderico Bernardi, rappresentante dell’Accademia Italiana della Cucina, ha indicato una precondizione perché i marchi di qualità possano essere remunerativi, cioè la formazione degli operatori. Questi devono conoscere la storia del territorio da cui provengono le specificità enogastronomiche, perché ognuna di esse incarna un genius loci con cui i produttori per primi sono chiamati a familiarizzare.
Ha concluso la serie dei relatori Domenico dal Bò, dell’Associazione produttori ortofrutticoli veneto-friulana. Questi ha affermato che i marchi servono a ben poco se non sono inseriti all’interno di una politica di marketing che tenga conto dei bisogni del cliente per fargli percepire i caratteri differenziali dei prodotti.
Quindi è stato il momento dei rappresentanti delle istituzioni. Come ha ricordato il presidente di Confagricoltura Treviso Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi nei saluti introduttivi, due autorità si sono rese presenti attraverso dei messaggi di adesione all’iniziativa: il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan e il presidente della Commissione agricoltura del Senato Paolo Scarpa Bonazza Buora.
Erano fisicamente presente, invece, l’assessore regionale Franco Manzato, l’assessore all’agricoltura della Provincia di Treviso, Marco Prosdocimo, il vicepresidente di Agriturist Veneto Leonardo Granata, Alberto Sartori, presidente di Agriturist Veneto, il presidente di Confagricoltura Veneto, Guidalberto di Canossa.
Alla presidente nazionale di Agriturist, Vittoria Brancaccio, è toccato il compito di concludere il convegno.
Quindi è venuto il momento della convivialità. Nella stessa sede ove si era svolto il convegno, cioè l’Agriturismo Rechsteiner di S.Nicolò di Ponte di Piave (Tv), messo gentilmente a disposizione dal presidente di Agriturist Treviso Hans-Onno von Stepski-Doliwa, si sono succedute le migliori specialità dell’enogastronomia rurale veneta, introdotte dagli spunti letterari proposti dal past presidente di Agriturist Veneto e Accademico della cucina Pietro Fracanzani.

di Adolfo Andrighetti – Confagricoltura Veneto

A tavola con l’agriturismo d’autore

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Faraona, Erbe di campo, Anatra in salmì.

Anatra in salmì. Erbe di campo cotte. Faraona Farcita con fiori di Treviso in crosta di Formaggio Ubriaco.
Ulderico Bernardi

Ulderico Bernardi. Accademia Italiana della Cucina – Università Ca’ Foscari di Venezia
Bianconiglio, Radicchio, Patate

Bianconiglio di S. Mattia. Radicchio di Treviso IGP con pancetta. Patate al forno.
Blu di Mandre, Caciotta

Blu di Mandre, Caciotta.
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi. Presidente di Confagricoltura Treviso
Antonio Borsetto

Antonio Borsetto. Vicepresidente di Confagricoltura nazionale.
Vittoria Brancaccio

Vittoria Brancaccio. Presidente Nazionale di Agriturist.
Pollo fritto, Polenta abbrustolita

Chicche di pollo fritto al cuore di radicchio rosso. Stortina con polenta abbrustolita.
Ermanno Comegna

Ermanno Comegna. Economista Agrario esperto di politiche agricole e di filiera agroalimentare.
Coppa di testa, Salame

Coppa di testa. Salame.
Crostino

Crostino con olio dei Colli Euganei.
Domenico dal Bo'

Domenico dal Bo’. Direttore dell’Associazione Produttori Ortofrutticoli Veneto Friulana, Marca Trevigiana e Distretto Veneto Lattiero-Caseario.
Guidalberto di Canossa

Guidalberto di Canossa. Presidente di Confagricoltura Veneto.
Montasio

Formaggio Montasio.
Mara Manente

Mara Manente. Docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Direttrice del C.I.S.E.T.
Franco Manzato

Franco Manzato. Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto.
Minestra di fagioli

Minestra di fagioli in ciotola di pane.
Mozzarella

Mozzarella.
Pappardelle

Pappardelle all’anatra.
Marco Prosdocimo

Marco Prosdocimo. Assessore all’Agricoltura della Provincia di Treviso.
Risotto

Risotto all’Amarone
Salame

Salame.
Alberto Sartori

Alberto Sartori. Presidente di Agriturist Veneto.
Hans-Onno von Stepski-Doliwa

Hans-Onno von Stepski-Doliwa. Presidente di Agriturist Treviso.