Primo incontro del neo eletto presidente di Confagricoltura Veneto, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, con le istituzioni venete, nella persona di un vecchio amico dell’agroalimentare come il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato.
Bonaldi, che era accompagnato dal direttore Sergio Bucci, ha posto sul tavolo i problemi di più stringente attualità: la semplificazione amministrativa e burocratica, attesa dalle imprese come una boccata di ossigeno, una questione sulla quale è giunto il momento di passare dalle dichiarazioni programmatiche ai fatti; la drammatica ristrettezza del bilancio regionale agricolo 2011, che stanzia 83 milioni, di cui non più di una ventina destinati allo sviluppo del settore, contro i 195 della previsione 2004, in un momento in cui è indispensabile sostenere lo sforzo di innovazione e riconversione compiuto dalle imprese per restare sul mercato; la riforma degli enti strumentali agricoli della Regione, il cui costo (38 milioni circa sugli 83 destinati al settore primario) è eccessivo rispetto al rendimento che sono in grado di offrire a favore delle imprese; il progetto di legge in materia di agriturismo attualmente in discussione nella IV Commissione consiliare, banco di prova per l’attuazione di quella conclamata semplificazione burocratica che rappresenta uno degli obiettivi politici fondamentali dell’attuale amministrazione regionale; lo stato di crisi del comparto suinicolo, che può essere rilanciato attraverso un’accurata tracciabilità che vada dalla produzione al banco di vendita, in maniera da fornire un’informazione trasparente ai consumatori e di valorizzare la qualità superiore del nostro prodotto rispetto a quello di importazione.
Al termine del confronto Bonaldi e Ruffato si sono salutati manifestandosi la convinzione comune che i problemi dibattuti possono trovare soluzione attraverso la collaborazione franca e costruttiva fra istituzioni e associazioni di categoria.