“Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. http://bkd-design.com/n3-spy-text-messages-without-touching-phone Il destino non ha lasciato solo l’uomo” è il titolo del Meeting che intende cogliere le complessità del periodo storico che stiamo vivendo.
Nell’ambito del Meeting, Confagricoltura ha organizzato un convegno dal titolo “Sostenibilità sociale: per un’agricoltura responsabile, in grado di rispondere alle nuove esigenze dell’uomo e delle comunità“, che rientra nei temi che fanno parte del progetto ecoCloud. Il progetto ha raccolto l’insieme delle buone pratiche che sostengono l’agricoltura, whatis the best wife spy app for android ed è stato presentato a Rimini nella scorsa edizione del Meeting, l’obiettivo era far conoscere, promuovere e condividere il cammino della sostenibilità già intrapreso da molte realtà agricole.
Ciò che è emerso è che moltissime aziende sono innovatrici sul fronte della sostenibilità, ambientale da un lato, sociale dall’altro, pur senza dimenticare la sostenibilità economica.
La leva su cui si è voluto puntare per il convegno a Rimini, è quella dell’agricoltura sociale. La valenza sociale dell’agricoltura è nota, l’agricoltura è innanzitutto la prima attività svolta dall’uomo, quando è passato da cacciatore e raccoglitore, ad allevatore ed agricoltore.
Il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, sta facendo emergere nuove potenzialità, come quella di generare benessere per le fasce svantaggiate e vulnerabili della società.
Nel corso del convegno sono state presentate delle case history che di agricoltura sociale si occupano concretamente, tanto da averne fatto una parte importante o addirittura preponderante dell’attività agricola.
Tra le interessanti esperienze esposte nel corso del convegno, una proveniva dalla provincia di best android sms logger Treviso; era infatti presente l’imprenditrice Ninni Collalto, che ha presentato la complessità e multifunzionalità dell’azienda agricola Borgoluce di Susegana e, dopo http://bkd-design.com/3jn-layest-spy-app-on-android-2013 aver spiegato come tutte le filiere produttive si integrino e completino, ha motivato la presenza di una proposta didattica aziendale proprio con un senso di responsabilità sociale, la volontà di fare cultura dell’agricoltura e tramettere tutto quell’insieme di valori che dalla terra nascono e fioriscono.
I percorsi didattici sulla mozzarella di latte di bufala, sulla farina da polenta da mais Biancoperla, sull’importanza delle erbe spontanee per l’alimentazione e per la biodiversità, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, proposti da Borgoluce per Expo 2015 costituiscono lo strumento attraverso cui l’azienda educa le nuove generazioni alla conoscenza dell’agricoltura, alla cura della terra e al rispetto dell’ambiente valorizzando in questo modo le filiere dei propri prodotti.