Il settore cunicolo vive una situazione economica di grande difficoltà. Nonostante gli interventi di contenimento produttivo     (-9% in tonnellate e -8,7% in capi 2008 rispetto al 2007) e la diminuzione dell’import (-5% nel 2008 rispetto all’anno precedente) non si riscontrano aumenti delle quotazioni del prodotto nazionale. Lo rimarca Confagricoltura, esprimendo forte preoccupazione per la crisi della cunicoltura italiana.
Da tempo gli allevatori di conigli di Confagricoltura evidenziano come la debolezza della loro posizione contrattuale dipenda dalla eccessiva frammentarietà dell’offerta, che favorisce la naturale tendenza della trasformazione e del commercio a tentare di comprimere oltre ogni ragionevole limite le quotazioni all’origine del prodotto agricolo. Tanto da esporlo a frequenti, improvvise ed ingiustificate oscillazioni, soprattutto se rapportate all’andamento dei prezzi al consumo.
Confagricoltura sollecita che venga dato corso a quanto scaturito dalle riunioni del tavolo cunicolo, riunitosi nei mesi di ottobre e novembre 2008. In particolare per quanto si riferisce:
 
• all’obbligatoria indicazione dell’origine del prodotto, in modo da renderne possibile la completa tracciabilità;
• alla revisione e all’adeguamento della normativa nazionale sul benessere degli animali;
• alla definizione di un piano di settore che delinei con chiarezza le linee d’intervento e gli strumenti per il consolidamento ed il rilancio del settore.