Immediata la reazione di Confagricoltura Veneto alle notizie che si susseguono sempre più allarmanti circa i danni provocati
all’agricoltura dai nubifragi e dalle conseguenti esondazioni dei fiumi che hanno flagellato le province di Padova, Verona, Vicenza e Treviso dal 31 ottobre al 2 novembre.
Il presidente Guidalberto di Canossa ha sollecitato l’intervento del ministro Giancarlo Galan e dell’assessore Franco Manzato, informandoli che si contano a centinaia le aziende agricole colpite: strutture disastrate (magazzini, capannoni, cantine);  stalle, serre e allevamenti, soprattutto avicoli, devastati; raccolti distrutti soprattutto di cereali, tabacco, piante e fiori, ortaggi. Anche la sede di Confagricoltura Vicenza ha subito danni ingenti. Insomma, il quadro, per quanto sommario e purtroppo provvisorio, è tale da rendere indifferibili dei provvedimenti urgenti e straordinari.
Ferma restando la necessità di fronteggiare l’emergenza, ha commentato di Canossa, i disastri dei giorni scorsi ci devono convincere che è indispensabile avviare una politica idrogeologica che abbandoni la logica degli interventi tampone per adottare quella della programmazione a lunga scadenza. E’ ormai dimostrato, infatti, che intervenire dopo che il disastro è successo costa molto di più, anche soltanto in termini puramente economici e senza volere tenere conto dei costi umani e sociali, che attivare una politica di prevenzione capace di evitare degli eventi che la crescente cementificazione del territorio renderà purtroppo sempre meno rari. E’ necessaria, quindi, secondo il presidente di Confagricoltura Veneto, una concertazione che dal Comune raggiunga lo Stato passando attraverso la Regione e permetta di attivare una politica condivisa capace di raccogliere il consenso e le risorse per affrontare i problemi del nostro territorio in maniera sistematica e non più sporadica e occasionale.
In questa logica un ruolo fondamentale dovrà essere riservato ai Consorzi di bonifica, il cui patrimonio di conoscenze ed esperienze va utilizzato e valorizzato nell’interesse dell’intera collettività.