Tuffo sulla storia di Venezia e sulle tradizioni popolari agricole di Treviso promosso dal Comitato Unitario Pensionati Lavoratori Autonomi (CUPLA) trevigiano.
L’incontro culturale si è svolto ieri nella nostra sala riunioni ed ha visto la relazione del dott. Mario Iseppi sulle “Feste in Venezia”, che ha evidenziato come nel corso dei secoli, soprattutto durante il periodo invernale per le ovvie impossibilità di dedicarsi ai commerci marittimi, la citta lagunare si dedicasse a giochi e feste che coinvolgevano tutta la popolazione nelle piazze e nei palazzi nobiliari; sono stati ricordati il corteo delle Marie a ricordare il sequestro con successiva liberazione di dodici promesse spose con le rispettive doti perpretrato dai pirati dalmati, la caccia al toro con cani nelle piazze, le lotte sui ponti prima con bastoni poi a pugni tra gruppi di abitanti dei diversi sestrieri, gare anche al femminile con le imbarcazioni, fuochi artificiali, il lancio del turco dal campanile di San Marco a Palazzo Ducale ecc…
Il prof. Daniele Marcuglia a sua volta ha ripreso le tradizioni popolari venete nel lento scorrere di giorni e mesi scanditi dalle stagioni a partire da gennaio con San Bovo, il panevin, S.Antonio del porsel, febbraio con la candelora, il carnevale per proseguire con il batar marso, al processo alla vecchia di metà quaresima, pasqua, San Marco, le rogazioni a maggio e poi la festa dell’ascensione, la notte di San Giovanni, la festa della trebbiatura, la festa del redentore a Venezia, la Madonna dell’Assunta a metà agosto, le sagre settembrine, la vendemmia, i Santi e i Morti, San Martin, il filò in stalla, l’uccisione del maiale, i regali di San Nicolò e Santa Lucia per finire con il Natale.
Veramente tanti i ricordi rispolverati dai pensionati presenti al vedere tante foto in bianco in nero del tempo passato della nostra civiltà contadina.
Galleria fotografica. Click sulle foto per ingrandirle. Foto di Dino Masetto