Ieri, lunedì 30 maggio 2016, nel corso dell’Assemblea Generale dei Delegati di Confagricoltura Treviso, Lodovico Giustiniani è stato riconfermato per acclamazione presidente della nostra Associazione.
I due vicepresidenti sono: Fabio Curto e Aurelio Bianchini, mentre il nuovo Consiglio sarà formato da: Rudy Milani, Tiziano Toffoli, Cristiano Diotto, Giorgio Gazzola, Stefania Kofler, Giorgio Grespan, Pier Claudio De Martin, Carlo Marchesi, Paolo Mercante, Giangiacomo Aldo Dalla Libera, Antonio Zangrando, Isabella Collalto, Matteo Ranza, Vlady Bortolin, Valperto Degli Azzoni Avogadro, Lino Zambon, Maddalena Giandomenico, Adami Franco, Arrigoni Marcello, Lorenzetto Jacopo, Gasparetto Michele, Morandin Fabio, Borsetto Marco, Venturin Ales..

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Di seguito una sintesi della relazione del presidente Giustiniani.
CRISI SETTORI: La crisi del Paese perdura e i segnali di ripresa sono ancora deboli. I prezzi pagati ai produttori sono a livelli bassissimi e spesso inferiori ai costi di produzione. Tutti i settori, ad eccezione del Prosecco, stanno attraversando un periodo nero. Soffrono i seminativi, l’ortofrutta, la fungicoltura, così come gli allevamenti di bovini da latte e da carne, i suinicoli, gli avicoli e i cunicoli. I prezzi dei prodotti sono in costante oscillazione e la tendenza è al ribasso. Per il latte si può parlare di una discesa continua, che sta portando alla chiusura di molti allevamenti. Gli allevamenti bovino e suino soffrono a causa di un calo dei consumi, conseguente alla crisi, e di campagne che demonizzano il consumo della carne. Nell’ortofrutta e nel lattiero caseario qualche soddisfazione si può trarre solo dalla vendita diretta, ma nella Marca le aziende che possono permettersi questo canale commerciale sono poche e i volumi di vendita sono ancora contenuti.
FENOMENO PROSECCO: La richiesta di prodotto è in aumento, i prezzi sono soddisfacenti e la produzione si sta adeguando, anche in termini quantitativi, alla domanda-. Il fenomeno Prosecco è uno dei più importanti successi dell’imprenditoria trevigiana: ora si tratta di consolidarla e svilupparla con la dovuta prudenza, avendo presente che uno dei principali fattori di successo è stato ed è il giusto equilibrio tra qualità e prezzo. Sta agli agricoltori trevigiani il compito di gestire la produzione in funzione del livello della domanda di prodotto, garantendo costantemente la qualità.
LAVORO E VOUCHER: L’utilizzo dei voucher continua ad essere rilevante, senza mai andare a intaccare le giornate di lavoro denunciate per il tempo indeterminato e determinato. Ora però bisogna arrivare ad una piena equiparazione dell’utilizzo dei voucher in agricoltura a quello previsto per gli altri settori. Molte persone in mobilità potrebbero trovare occupazione occasionale nel nostro settore, ma ne sono impedite per la mancanza dei requisiti richiesti per il lavoro occasionale.
POLITICA E CONTRIBUTI PAC: Siamo a giugno e le nostre aziende non hanno ancora ricevuto alcun importo relativo ai pagamenti accoppiati, mentre i pagamenti per i titoli e il greening non raggiungono neppure il 50 per cento delle domande. I sistemi informatici non funzionano, la burocrazia è asfissiante e gli enti pagatori Agea e Avepa si rimpallano le responsabilità”.
CONTRATTO OPERAI AGRICOLI: I sindacati ancora una volta considerano le dinamiche salariali come variabili indipendenti dal contesto economico produttivo. Ma Confagricoltura Treviso siederà al tavolo delle trattative per cercare una chiusura equa del contratto.
UNIFICAZIONE DELLE SOCIETA’ DI SERVIZI: Agrimpresa Veneto è la nuova società, nata il 20 marzo 2015, dalla fusione tra Agrimpresa Belluno e Unione Agricoltori Treviso srl.
La scelta è stata adottata con l’obiettivo di effettuare delle economie di scala, di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti e di rendere più incisiva l’azione dell’organizzazione. Per la base associativa di Belluno il beneficio sarà quello di evitare, in funzione della propria specificità di area montana, un isolamento che rischia di suscitare scarso interesse da parte della politica con esclusione dalle scelte politiche e strategiche più importanti. Per la base associativa di Treviso il beneficio sarà quello di poter rappresentare unitariamente un’agricoltura composita e completa, fatta di quantità, ma anche di specifiche qualità.

AGGREGAZIONI: Realizzato il progetto di unificazione delle due Associazioni provinciali allevatori (Apa) di Treviso e Padova. La nuova associazione, nata nel novembre 2015, si chiama Ava (Associazione veneta allevatori) ed è titolata ad operare in tutto il territorio regionale Veneto. L’Ava, al pari di Confagricoltura Treviso, è un’Associazione che vive esclusivamente del contributo versato dai soci in funzione dei servizi resi a loro favore e, diversamente dalla struttura dell’Aia e dell’Arav, non vive di contributi pubblici.
ORGANIZZAZIONE INTERNA: E’ stato spostato l’ufficio zona di Montebelluna in una nuova sede più ampia e funzionale. E’ stato creato un ufficio specifico per la formazione.