Dopo un lungo dibattito, è stato approvato il decreto legge 12 Luglio 2018 n. 87, il cosiddetto Decreto dignità. Ecco le novità introdotte in materia di previdenza e lavoro di interesse per le imprese agricole.

Prestazione occasionale (ex voucher)

Le imprese agricole speravano che il Decreto potesse reintrodurre i vecchi voucher. Le aspettative però non sono state pienamente soddisfatte dal provvedimento del Governo.

Il Decreto, infatti, non ha operato una vera e propria reintroduzione del lavoro occasionale accessorio (i cosiddetti voucher), come semplicisticamente riportato dagli organi di stampa, ma piuttosto ha operato una revisione della disciplina del contratto di prestazioni occasionali elaborato dal Governo Gentiloni. In buona sostanza il Decreto ha apportato delle modifiche alla disciplina del contratto di prestazione occasionale che si concretizzano sostanzialmente in alcune semplificazioni burocratiche.

Quali imprese e quali lavoratori possono usufruire dei nuovi voucher

I lavoratori che possono essere assunti con contratto di prestazione occasionale sono gli studenti, i disoccupati, e pensionati e i lavorati che nell’anno precedente non risultano iscritti agli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. Il lavoratore o prestatore è tenuto ad autocertificare il proprio status attraverso una dichiarazione di responsabilità che attesti la sua condizione (di studente, disoccupato o pensionato; o di lavoratore non iscritto nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli).

In tal modo si sposta sul lavoratore l’onere di dichiarare la propria condizione, limitando conseguentemente la responsabilità del committente/imprenditore in caso di informazioni incomplete o non veritiere contenute nelle autocertificazioni. L’autocertificazione deve essere resa dal prestatore attraverso l’apposita piattaforma informatica INPS per la gestione delle prestazioni occasionali.

Per quanto concerne le imprese, l’utilizzo della prestazione occasionale è riservato solo a quelle che hanno meno di 5 dipendenti.

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[Fonte: Confagricoltura Veneto]