Se ne parlerà venerdì 25 maggio a Bologna al forum “A tutto biometano” presso FICO Eataly World

Sostenibilità come valore aggiunto dell’intero processo di produzione aziendale. L’utilizzo del biometano, energia inesauribile che non inquina, è destinato a cambiare il modo di fare impresa e di valorizzare le produzioni sui mercati, con ricadute positive sull’ambiente e sul benessere degli individui. L’adozione del decreto ministeriale del 2 marzo 2018 rappresenta un passaggio fondamentale per lo sviluppo del comparto biogas/biometano.

Se ne parlerà venerdì 25 maggio a Bologna al forum “A tutto biometano. ‘Agri.Bio.Mobility’ la nuova filiera agroindustriale per il trasporto sostenibile” presso FICO Eataly World (via Paolo Canali 8, Centro Congressi Sala C h. 9.30-13.00), insieme alle aziende protagoniste del cambiamento: aziende agricole, fornitori di tecnologie, società di consulenza, aziende di trasporto pubblico, società agroalimentari, enti e istituzioni. L’evento è organizzato dalla Confederazione Generale dei Bieticoltori italiani, che riunisce le due associazioni storiche ANB (Associazione Nazionale Bieticoltori) e CNB (Consorzio Nazionale Bieticoltori). Ci dice di più il presidente Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi: «Il decreto appena entrato in vigore incentiva soprattutto la produzione di biometano avanzato ossia quello generato principalmente dalla digestione anaerobica di sottoprodotti agricoli, agroindustriali e Forsu-frazione organica della raccolta differenziata. Occorre quindi costruire attorno una nuova filiera agroindustriale rivolta all’autotrazione a biometano, che sappia dare impulso alla realizzazione di nuovi impianti e al contempo trasferire conoscenze e tecnologie all’avanguardia, per raggiungere nel Paese la massima qualità e capacità produttiva. Un’opportunità da saper cogliere, per incrementare il reddito degli agricoltori, migliorando anche la sostenibilità ambientale delle produzioni».

L’Italia è il primo mercato europeo per uso di metano per autotrazione. Ci sono 1555 impianti biogas in esercizio di cui 1375 alimentati esclusivamente da produzioni e sottoprodotti agricoli, (GSE, 2015).  La Lombardia, regione leader, conta 498 impianti complessivi, seguita dal Veneto (233 di cui 217 “agricoli”), Emilia-Romagna (205 – 184), Piemonte (197 – 176), Friuli Venezia-Giulia (71 – 70), Toscana (51 – 38) e Lazio (41 – 30).

Qual è il potenziale del biogas/biometano “agricolo” nei prossimi dieci anni?  Sicuramente superiore agli attuali 1,1 miliardi di metri cubi di metano fossile utilizzato prevalentemente nel trasporto automobilistico. CGBI prevede un forte incremento nella logistica delle merci e nel trasporto pubblico, capace di incrociare una domanda sempre più elevata di biocarburante avanzato indispensabile per garantire standard di sostenibilità nei processi produttivi delle grandi aziende quotate.

«Daremo vita a una piattaforma di scambio tra le aziende agricole produttrici di biogas/metano, la logistica su gomma e le imprese che puntano alla sostenibilità come fattore distintivo della loro attività; il futuro del biometano quale biocarburante avanzato – dichiara Gabriele Lanfredi, responsabile progetto “Agri.Bio.Mobility” e AD di Bietifin, società operativa – dipende anche dalla capacità delle aziende agricole di valorizzare la produzione all’interno della nuova filiera, diversificando la destinazione commerciale rispetto al ritiro dedicato. Alla piattaforma aderiscono già 36 impianti della Confederazione Generale dei Bieticoltori italiani e di Agripower (gruppo Maccaferri). Entro l’anno contiamo di arrivare a 100 per incidere poi sul parco veicolare soprattutto nel comparto del trasporto pesante».

“A tutto biometano” inizierà alle ore 9.30 con il saluto del presidente di CGBI e ANB, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi; segue l’illustrazione del progetto “Agri.Bio.Mobility” a cura del presidente di CNB e AD Bietifin, Gabriele Lanfredi, e la presentazione del decreto sul biometano e misure applicative di Marco Pezzaglia, Consorzio Italiano Biogas, oltre all’intervento di Riccardo Giovannini, Partner Ernst & Young Sustainability, sul tema “La sostenibilità del biometano come biocarburante avanzato”. La seconda parte della mattinata, a partire dalle ore 11.00 circa, vedrà avvicendarsi il talk show “La visione sul biometano avanzato: aspettative e opportunità”. Conduce il giornalista Andrea Ropa del QN il Resto del Carlino. Con la partecipazione di Piero Gattoni (Consorzio Italiano Biogas); Lodovico Giustiniani (azienda agricola Borgoluce); Carlo Frulli (Le Romagnole di Terre Cevico); Mauro Fanin (Cereal Docks); Andrea Bottazzi (Tper); Simona Caselli, Assessore all’Agricoltura Regione Emilia-Romagna e Giuseppe Pan, Assessore all’Agricoltura Regione Veneto.

In allegato il programma.