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PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DAL 25 GENNAIO AL 16 FEBBRAIO

Le Istruzioni Operative n. 103 di Agea, integrate dalle ultime note esplicative del 19/01/2024, riportano le modalità per la richiesta e l’erogazione dell’aiuto previsto dal fondo per la Sovranità alimentare per  interventi relativi alla filiera carni bovine, che interessano la linea “vacca-vitello” e le carni bovine SQNZ di cui all’art. 3 comma 2 lett. e) del DM 9 agosto 2023 n. 417171.
Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che risultino iscritte al registro delle imprese con fascicolo aziendale attivo  e risultino essere “operatori” (detentori) in Banca Dati Nazionale zootecnica del Sistema Informativo Veterinario (BDN) di allevamenti di bovini, per cui sono previsti due possibilità di accedere al contributo, previa stipula di un contratto di filiera, secondo queste due tipologie:

A) filiera carni bovine linea vacca-vitello, razze da carne o a duplice attitudine (orientamento produttivo da carne o misto) con tipologia produttiva “linea vacca-vitello” in BDN.

E’ previsto un aiuto pari a 100 €/capo bovino di razze da carne o a duplice attitudine (orientamento produttivo in BDN “carne” o “misto”) per capo che sia

1) nato ed allevato in Italia nel rispetto della linea “vacca-vitello” (tipologia produttiva in BDN “linea vacca-vitello);

2) presente in allevamento dalla nascita;

3) che abbia un’età di almeno 8 mesi, ma non abbia superato i 24 mesi di vita alla data di decorrenza del termine iniziale del periodo di presentazione della domanda di aiuto ossia alla data del 25/01/2024;

B) filiera carni bovine per capi nati e allevati secondo i Disciplinari del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ).

E’ previsto un aiuto pari a 40 €/capo bovino di razze da carne o a duplice attitudine (orientamento produttivo in BDN “carne” o “misto”) allevati secondo un Disciplinare riconosciuto nell’ambito del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia, che sia:

1) nato ed allevato in Italia (tipologia produttiva in BDN “diverse tipologie produttive”, “ingrasso”, “vitello a carne bianca”);

2) presente in allevamento dalla nascita;

3) che abbia una età di almeno 6 mesi, ma non abbia superato i 24 mesi di vita alla data di decorrenza del termine iniziale del periodo di presentazione della domanda di aiuto ossia alla data del 25/01/2024.

Gli aiuti relativi alla linea “vacca-vitello” non sono cumulabili con quelli richiesti “secondo un Disciplinare riconosciuto nell’ambito del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia”, pertanto i capi relativi ad un codice allevamento ASLL potranno essere richiesti per una sola linea di aiuto.

L’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati ed il numero totale di capi per la quale è stata presentata domanda di aiuto.

Le risorse disponibili per le filiere zootecniche relative alla Filiera carni bovine collegate alla linea “vaccavitello” e delle carni bovine SQNZ ammontano a 5 milioni di euro.

Il contratto di filiera. Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che abbiano sottoscritto, contratti di filiera di durata almeno triennale, ai sensi del DM 9 agosto 2023 n. 417171, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione/ ingrasso/ macellazione/ commercializzazione.

In particolare, il contratto di filiera può essere sottoscritto tra:

a) imprenditore agricolo e impresa di trasformazione/ ingrasso/ macellazione/ commercializzazione;

b) cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta e impresa di trasformazione/ ingrasso/ macellazione/ commercializzazione. In questo caso poiché l’imprenditore agricolo non sottoscrive il contratto di filiera direttamente con l’impresa controparte nel contratto, i soggetti intermedi devono rilasciare dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestante la relazione causale tra l’impegno di conferimento dei capi sottoscritto con il produttore agricolo, singolo o associato, e il/i contratto/i con l’impresa di trasformazione e/o commercializzazione (allegato A).

L’impegno di conferimento dei capi, sottoscritto dall’imprenditore agricolo con la cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta, diventa l’elemento di controllo e di collegamento tra il consorzio/cooperativa nel/i contratto/i di filiera con il/i soggetto/i della trasformazione/ ingrasso/ macellazione/ commercializzazione.

Tutti questi documenti devono essere allegati alla domanda. Il contratto di filiera di conferimento di capi deve contenere il numero dei capi oggetto della filiera; i capi ammissibili nella domanda saranno determinati dal minore tra numero di capi contrattualizzati e la consistenza risultante in BDN alla data del 25/01/2024. Inoltre, come integrato nella nota Agea del 19/01/2024 0004782,  “In coerenza, la data di sottoscrizione dei contratti di filiera nell’ambito dei quali i richiedenti hanno assunto gli impegni di coltivazione dei capi deve essere riferita alla medesima data”.