Il 19 febbraio la Conferenza Stato Regioni ha licenziato il testo del secondo DM di recepimento della riforma della PAC “verso il 2020”

Riportiamo il testo inviato alla firma del Ministro che introduce importanti novità:
– È modificata di fatto la definizione di agricoltore attivo a partire dal primo agosto 2014 per i casi in cui il beneficiario non ha partita IVA o abbia attivato una partita IVA dopo il primo agosto 2014. La versione approvata tiene conto delle osservazioni di Confagricoltura/Agrinsieme, ma non completamente;
– Si sopprime la misura che prevedeva la riduzione dell’80% delle superfici a pascolo “magro” e in quota (oltre 600 metri) contrariamente alle indicazioni di Confagricoltura;
– Si accoglie invece la richiesta di considerare al 50% e non già al 30% le superfici a pascolo “tradizionale”;
– Le modalità di gestione dei pascoli mutano e, a certe condizioni, è anche previsto di fatto il pascolamento da parte di terzi.
– Di particolare rilievo la riscrittura delle condizioni per percepire i pagamenti accoppiati per il latte bovino che vengono condizionati all’iscrizione a libri genealogici e registri anagrafici e soprattutto, ai controlli funzionali latte. Si tratta di una misura fortemente criticata da Confagricoltura/Agrinsieme ma che è stata approvata – a quanto si apprende – concorde il fronte di tutte le regioni.
– Infine, è stato superato, come da noi richiesto, il problema delle trattenute sulle vendite di titoli senza terra. Le trattenute rimangono però in caso di affitto di titoli senza terra.