Apertura domande 08 ottobre – SCADENZA presentazione domande 22 ottobre 2020.

I soggetti che possono accedere all’aiuto sono le imprese agricole di allevamento di ovicaprini, vitelli, suini e conigli, nati, allevati e macellati in Italia.

Filiera carni di vitello

Alle imprese agricole di allevamento di vitelli da carne è concesso un aiuto fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 20 milioni di euro.

L’aiuto è riconosciuto in base al numero di vitelli da carne nati e allevati in Italia, come registrato nella Banca dati nazionale del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute, nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020. Il richiedente deve risultare detentore o proprietario di un allevamento attivo, come riportato dalla BDN di Teramo, per il quale sono riscontrati i predetti requisiti.

Filiera suinicola

Alle imprese agricole di allevamento di suini è concesso un aiuto:

  • fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 23 milioni di euro L’aiuto è riconosciuto in base al numero di capi suini nati, allevati e macellati in Italia, come registrato nella Banca dati nazionale del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute, nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020.
  • fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti dispesa di 7 milioni di euro. L’aiuto è riconosciuto in base al numero delle scrofe nate e allevate in Italia, come registrato nella Banca dati nazionale del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute, nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020.

Il richiedente deve risultare detentore o proprietario di un allevamento attivo, come riportato dalla BDN di Teramo, per il quale sono riscontrati i predetti requisiti.

Nel caso di rapporti di soccida, il soccidante può autorizzare il soccidario alla presentazione di un’unica con effetti per entrambi. In tal caso, il pagamento è effettuato integralmente in favore del soccidario.

Filiera cunicola

Alle imprese agricole di allevamento di conigli è concesso un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 4 milioni di euro.

L’aiuto è riconosciuto in base al numero di conigli nati, allevati e macellati in Italia, come registrato nella Banca dati nazionale del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute, nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020.

Il richiedente deve risultare detentore o proprietario di un allevamento attivo, come riportato dalla BDN di Teramo, per il quale sono riscontrati i predetti requisiti. Qualora il richiedente riscontrasse che le informazioni precompilate estratte dalla BDN di Teramo debbano essere aggiornate, può rettificare il dato precompilato, allegando apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la quale attesta il numero dei capi effettivamente macellati nel periodo suddetto.

A tale riguardo si invitano gli allevatori a verificare preventivamente il numero di capi aziendali attesi in base ai documenti in possesso, per confrontarli con il numero di conigli risultanti dal pre-caricamento dei dati dalla BDN al SIAN, prima di passare presso l’ufficio CAA per la presentazione della domanda.

Nel caso di rapporti di soccida, il soccidante può autorizzare il soccidario alla presentazione di un’unica con effetti per entrambi. In tal caso, il pagamento è effettuato integralmente in favore del soccidario.

Filiera caprini

Alle imprese agricole di allevamento di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 0,5 milioni di euro.

L’aiuto è riconosciuto in base al numero di capretti nati, allevati e macellati in Italia, come registrato nella Banca dati nazionale del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute, nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020.

Il richiedente deve risultare detentore o proprietario di un allevamento attivo, come riportato dalla BDN di Teramo, per il quale sono riscontrati i predetti requisiti.

Filiera ovicaprini

Alle imprese agricole di allevamento di ovicaprini è concesso un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 8,5 milioni di euro.

L’aiuto è riconosciuto in base al numero pecore e/o capre nate, allevate in Italia, come registrato nella Banca dati nazionale del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute, nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020.

Il richiedente deve risultare detentore o proprietario di un allevamento attivo, come riportato dalla BDN di Teramo, e deve aver detenuto i capi per l’intero periodo di ammissibilità previsto.

In caso di rapporto di soccida gli aiuti sono concessi per il 25% al soccidario e per il 75% al soccidante.

Nel caso di rapporti di soccida, il soccidante può autorizzare il soccidario alla presentazione di un’unica domanda con effetti per entrambi. In tal caso, il pagamento è effettuato integralmente in favore del soccidario.

Vista la scadenza a breve delle domande, si invitano le aziende a contattare urgentemente gli uffici tecnici di Confagricoltura.