Un primo prototipo di impianto fisso per trattare con i fitofarmaci i vigneti in alta collina, frutto di due anni di sperimentazione, è stato presentato ieri, 27 agosto 2014, a Farra di Soligo presso l’azienda Villa Maria di Bevacqua di Panigai Rambaldo nostra associata.
Questo impianto, una volta ottimizzato, potrebbe permettere di sostituire l’elicottero e l’impiego della lancia manuale da terra su una superficie stimata a vigneto oltre il migliaio di ettari, eliminando l’esposizione ai trattamenti da parte di chi lavora tra i filari e riducendo anche l’impatto sull’ambiente e sulla salute degli abitanti.
Questo prototipo è stato sviluppato dall’Università di Padova in collaborazione con il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore nell’ambito del progetto D.E.R.I.V.A. (Difesa Ecosostenibile per la Riduzione dell’Inquinamento nella Viticoltura Avanzata) finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del PSR ed in parte dalla Camera di Commercio di Treviso.
L’impianto è stato allestito in un appezzamento in forte pendio di circa 1.000 metri quadrati, occupando sei filari e collocando linee aeree alte e basse di distribuzione della miscela fitoiatrica con volumi erogati da 1 a 2 ettolitri per ettaro, nel tempo di qualche minuto, simili a quelli tipici della lancia a mano; previsto anche il lavaggio delle linee a fine trattamento tramite compressore azionato dalla presa di potenza di un trattore per svuotare i tubicini dalla miscela e prevenire l’intasamento degli ugelli.
La miscela fitoiatrica preparata in un serbatoio esterno da 300 litri prelevando l’acqua da un serbatoio interrato, viene distribuita con ugelli tipo dinamico rotante, tipo statico e tipo a cono usati per la microirrigazione, con una bagnatura dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso e laterale.
La prova pratica in campo ha evidenziato però che la distribuzione non riesce a coprire tutta la parete vegetale del filare quindi bisogna assolutamente adattare la gestione agronomica del vigneto alle caratteristiche dell’impianto fisso limitando la distribuzione verticale dei grappoli ad una fascia minore.
La difesa fitosanitaria monitorata con campionamenti settimanali ha evidenziato quest’anno una bassa pressione entomologica ma un’elevata presenza fungina che è stata combattuta impostando tre tesi: la prima con atomizzatore + lancia manuale ha bloccato le infezioni all’1 % per peronospora ed oidio, la seconda con elicottero + lancia manuale ha bloccato le infezioni al 10 % per la peronospora e al 50 % per l’oidio e la terza relativa all’impianto fisso ha ottenuto un 8 % di infezioni peronosporiche ed ancora 50 % per l’oidio.
L’installazione di questi impianti, tuttora già presenti in frutteti e serre, è attualmente costosa soprattutto per gli ugelli, ma con tecnologia comunque migliorabile e per il futuro si pensa ad attrezzature mobili, carrellate, spostabili filare per filare.

Galleria fotografica. Click sulle foto per ingrandirle. Foto di Dino Masetto